lunedì, Aprile 28

Trump-Zelensky: il mistero della terza sedia sparita, di chi era

Il mistero della terza sedia sparita tra Trump e Zelensky a San Pietro: a chi era destinata?

Un piccolo mistero ha attirato l’attenzione dei media internazionali durante il breve ma intenso incontro tra Donald Trump e Volodymyr Zelensky.

L’episodio è avvenuto ieri tra le monumentali navate della Basilica di San Pietro, in occasione dei funerali di Papa Francesco. Protagonista, oltre ai due leader, una terza sedia che, inspiegabilmente, è scomparsa poco prima dell’inizio del colloquio ufficiale. A chi era destinata questa misteriosa terza sedia?

Il contesto: Trump e Zelensky di nuovo faccia a faccia

Due mesi dopo il turbolento incontro avvenuto nello Studio Ovale della Casa Bianca, Donald Trump e Volodymyr Zelensky si sono ritrovati uno di fronte all’altro. Questa volta, però, la cornice era molto diversa: la solennità e il silenzio sacro della Basilica di San Pietro, poco prima della cerimonia funebre per Papa Francesco.

Il loro colloquio è durato circa quindici minuti. Entrambi lo hanno definito “costruttivo” e le immagini del faccia a faccia hanno rapidamente fatto il giro del mondo. Le fotografie li mostrano seduti su due semplici sedie dorate con spalliere in raso rosso, collocate una di fronte all’altra. I due presidenti si guardano intensamente negli occhi, piegati l’uno verso l’altro, con le mani strette tra le gambe: un’immagine potente, quasi da confessionale.

La terza sedia: un dettaglio che non passa inosservato

Proprio dietro Trump e Zelensky, prima dello scatto ufficiale, un prelato si intravede mentre sistema una terza sedia. Tuttavia, nessuno vi si siederà mai. Subito dopo, infatti, quella sedia verrà spostata e rimossa dalla scena. Questo piccolo gesto, apparentemente insignificante, ha scatenato numerose domande e speculazioni: chi doveva sedersi sulla terza sedia? Perché è stata rimossa?

Macron, Starmer e la scena iniziale

Il video diffuso dalla presidenza ucraina offre alcuni indizi interessanti. Prima che Trump e Zelensky si accomodino per il loro colloquio, si vede chiaramente il presidente francese Emmanuel Macron avvicinarsi ai due leader. Dopo alcune strette di mano cordiali, viene predisposta la scena con tre sedie, suggerendo un possibile dialogo a tre.

Successivamente, anche il primo ministro britannico Keir Starmer si unisce al gruppo. I quattro leader vengono ripresi mentre si scambiano parole e sorrisi, in un momento di apparente distensione diplomatica. In quegli istanti, le tre sedie sembrano preparate per ospitare una conversazione più ampia. Tuttavia, poco dopo, le dinamiche cambiano.

L’intervento di Monsignor Sapienza

Dopo una breve interruzione nel video, le immagini riprendono mostrando soltanto Trump e Zelensky seduti uno di fronte all’altro. La terza sedia è scomparsa. L’autore del gesto è stato identificato: si tratta di monsignor Leonardo Sapienza, reggente della Prefettura della Casa Pontificia. È lui a intervenire, spostando la sedia in eccesso e liberando l’area per un dialogo più intimo.

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