Clausura assoluta: come funziona davvero il Conclave
Niente cellulari, né computer, né televisori. Vietato persino leggere quotidiani o guardare fuori dalle finestre. I cardinali che parteciperanno al Conclave per eleggere il nuovo Papa (133 su 135 aventi diritto) entreranno in una clausura assoluta, come previsto dalla Costituzione Apostolica Universi Dominici Gregis. Chi infrange il regolamento rischia la scomunica latae sententiae.
Ogni tentativo di comunicare con l’esterno, ogni influenza esterna o anche solo accennare a discussioni sul voto è vietato e punito severamente. Il Conclave, da sempre avvolto da una rigorosa segretezza, è oggi più che mai blindato contro qualsiasi rischio di fuga di notizie.
Telefoni e dispositivi ritirati, stanze sigillate
Prima dell’ingresso nella Cappella Sistina, ogni cardinale dovrà consegnare telefoni cellulari, tablet, pc e qualsiasi altro dispositivo elettronico. Le stanze di Casa Santa Marta, dove saranno alloggiati, verranno sigillate e ogni finestra oscurata per impedire qualsiasi contatto con l’esterno.
Gli ambienti saranno bonificati per escludere la presenza di microspie o dispositivi di intercettazione. Negli ultimi conclavi sono stati utilizzati sofisticati sistemi anti-spionaggio, persino nelle cucine. Tutto il personale di supporto (cuochi, camerieri, addetti alla sicurezza) è obbligato a firmare un rigido giuramento di segretezza, che vieta anche semplici chiacchiere con i cardinali.
Vita quotidiana durante il Conclave
Durante i giorni del Conclave, i cardinali seguiranno una routine precisa. Verranno trasportati ogni giorno in autobus da Casa Santa Marta alla Cappella Sistina, lungo un tragitto completamente isolato dal resto del Vaticano. All’interno della Sistina, immersi nel silenzio più assoluto, procederanno con le votazioni.