Maxi richiamo di 300mila bottiglie d’acqua nei supermercati: coinvolto un brand famosissimo
Un colosso mondiale nel settore delle acque in bottiglia sta affrontando una delle crisi più gravi della sua storia recente. Le autorità sanitarie francesi hanno riscontrato la presenza di enterobatteri patogeni in uno degli stabilimenti di produzione situato a Vergèze, nella regione del Gard.
A seguito di queste preoccupanti scoperte, Nestlé Waters, proprietaria dello storico marchio Perrier, ha dovuto procedere al ritiro immediato di centinaia di migliaia di bottiglie dai punti vendita. L’episodio ha destato grande allarme tra i consumatori e ha messo seriamente a rischio la reputazione del marchio.
Il ritiro delle bottiglie: un intervento urgente
L’episodio si è verificato all’interno dell’impianto produttivo francese del gruppo, ubicato nei pressi di Vergèze. L’acqua coinvolta è quella del marchio Perrier, noto a livello internazionale per le sue bollicine naturali e l’immagine premium associata al prodotto. Nestlé Waters ha annunciato il ritiro dal mercato di circa 300.000 bottiglie da 75 cl, e ha disposto anche il blocco della distribuzione di diverse confezioni da mezzo litro.
La decisione è stata presa dopo aver identificato una contaminazione microbiologica che avrebbe potuto compromettere la sicurezza del prodotto destinato ai consumatori. Questo richiamo rappresenta l’ennesimo colpo per un brand già scosso da mesi di difficoltà e controlli stringenti.
La perdita della qualifica di “acqua minerale naturale”
Oltre al richiamo delle bottiglie, un altro duro colpo è arrivato per Perrier: la perdita della denominazione di “acqua minerale naturale”. Le autorità francesi, infatti, hanno stabilito che le fonti di estrazione non rispettano più gli standard di purezza richiesti dalla normativa europea vigente.
Questa decisione ha portato anche alla chiusura di una linea di produzione all’interno dello stabilimento di Vergèze, limitando ulteriormente la capacità produttiva dell’azienda. Per un marchio costruito attorno al concetto di qualità e purezza, questa è una perdita estremamente significativa che potrebbe avere ripercussioni commerciali pesantissime.
Il rapporto idrogeologico: la condanna ufficiale
Secondo quanto riportato dal quotidiano greco Cibum, il Ministero della Salute francese ha commissionato un rapporto idrogeologico per verificare lo stato delle fonti di Perrier. I risultati sono stati allarmanti: tutte le fonti analizzate sono state escluse dalla categoria di acque minerali naturali.
Il parere degli esperti è stato nettamente sfavorevole, con la chiara indicazione che l’acqua non possiede più le caratteristiche di purezza originarie. Questa classificazione negativa è stata un colpo di grazia per il marchio, che si fondava proprio sulla naturalezza incontaminata delle proprie sorgenti.