Sembrava un incubo degno di un racconto di Edgar Allan Poe, ma è successo davvero. All’ospedale Cardarelli di Campobasso, un uomo di 67 anni è stato dichiarato morto per arresto cardiaco. La notizia è stata comunicata con toni affranti alla figlia, che ha ricevuto la terribile telefonata: «Signora, suo padre purtroppo è morto. Ha avuto un infarto».
La donna, residente a Ripalimosani, è corsa in ospedale assieme alla sorella dopo aver allertato un’agenzia di pompe funebri. Mentre parlava con una dottoressa del reparto di Medicina, è arrivata una chiamata sul cellulare. Sul display compariva la scritta: “Papà”. Con il cuore in gola ha risposto, e dall’altra parte ha sentito proprio la voce del padre: «Ma come mai non venite?».
Scambio di cartelle cliniche all’origine dell’errore
L’uomo era vivo, nel suo letto d’ospedale, e anzi era stato dimesso proprio quel giorno. A causare l’equivoco, secondo quanto spiegato dal personale medico, sarebbe stato uno scambio di cartelle cliniche con un altro paziente realmente deceduto. Un errore umano che ha generato uno dei momenti più drammatici – e surreali – per la famiglia.
Nessuna denuncia, ma tanta amarezza
Nonostante lo choc e l’agitazione vissuta, la famiglia del 67enne ha fatto sapere di non avere intenzione di sporgere denuncia. L’episodio però riaccende i riflettori sul tema della gestione dei pazienti e della documentazione sanitaria all’interno delle strutture pubbliche.
L’uomo, che si trovava ricoverato per accertamenti nel reparto di Medicina, è tornato a casa, ignaro di quanto fosse accaduto fuori dalla sua stanza. Un rientro che ha segnato un epilogo inaspettatamente lieto per una vicenda che poteva avere tutt’altro sapore.