La situazione resta critica, e i familiari sono sconvolti dal fatto che un errore nelle bollette potrebbe aver messo a rischio la vita della donna.
Secondo quanto riportato da Il Secolo XIX, la donna aveva sempre pagato una media di 65 euro per ogni bolletta idrica. Tuttavia, questa volta, l’importo indicato sulla fattura ammontava a 15.339 euro, una cifra apparentemente spropositata rispetto alle abituali spese della pensionata. Il fratello dell’anziana, Rocco Giovinazzo, ha raccontato di aver segnalato immediatamente l’anomalia all’ufficio Iren di Camporosso insieme al nipote Luigi. L’impiegata dell’ufficio, confrontando i dati Iren con quelli forniti dalla famiglia, ha notato una discrepanza significativa tra quanto riportato in bolletta e quanto indicato sulla fattura.
“Mi sono recato insieme a mio nipote Luigi all’ufficio Iren di Camporosso per segnalare il fatto”, ha dichiarato Rocco. “L’impiegata ha confrontato i dati Iren e quelli da noi forniti e si è accorta che quanto rilevato in bolletta non corrispondeva a quanto riportato in fattura”. È emerso che l’errore, sebbene individuato, ha già avuto conseguenze gravi per la salute di Caterina, ora in rianimazione.
Il figlio di Caterina, Luigi, ha tentato di contattare Iren per risolvere la situazione, ma si è scontrato con una mancanza di risposte. “Non mi hanno risposto”, ha lamentato. “Pagheremo solo il dovuto. Prima di inviare una bolletta del genere a una pensionata invalida, avrebbero potuto far ricontrollare il contatore da un altro tecnico. Allo sportello abbiamo scoperto che sono state spedite altre bollette errate, ma nessuna riportava un ammontare così elevato”.
Iren ha rilasciato una dichiarazione in risposta all’accaduto, affermando: “Prenderemo subito contatti con la famiglia per verificare le motivazioni che hanno prodotto tale ammontare. Siamo molto dispiaciuti per quanto accaduto alla signora. Nel caso si dimostri che l’errore sia dovuto a Iren non verserà proprio nulla. Cercheremo di comprendere come si è giunti a questa situazione”.
La situazione solleva dubbi sulla precisione dei controlli effettuati dall’azienda erogatrice dei servizi idrici e sulla necessità di implementare misure preventive per evitare che errori simili si ripetano in futuro. La famiglia di Caterina chiede giustizia e sollecita un’indagine approfondita per chiarire le ragioni di questa grave svista che ha messo a repentaglio la salute di un’anziana donna. L’attenzione è ora focalizzata sulla risposta di Iren e sulle azioni che l’azienda intraprenderà per rimediare alla situazione e prevenire casi simili in futuro.