giovedì, Maggio 29

Bossetti, la denuncia dopo 15 anni dall’omicidio di Yara

 

 

Massimo Bossetti, condannato all’ergastolo per l’omicidio di Yara Gambirasio, ha presentato una denuncia contro i Reparti Investigazioni Scientifiche (RIS) di Parma, mettendo in discussione le analisi scientifiche che hanno portato alla sua condanna.

La notizia è stata riportata dal giornalista Gianluigi Nuzzi su “La Stampa”, evidenziando come Bossetti continui a proclamare la sua innocenza e a cercare una revisione del processo.

Le accuse di Bossetti: analisi scientifiche nel mirino

Secondo quanto riportato, Bossetti contesta la gestione e l’interpretazione delle prove da parte dei RIS, in particolare riguardo ai 54 campioni di DNA prelevati durante le indagini. La difesa sostiene che ci siano state irregolarità nelle analisi e nella conservazione dei reperti, che potrebbero aver influenzato l’esito del processo.

Il contesto: una lunga battaglia legale

Nonostante la sentenza definitiva del 2017, Bossetti e i suoi legali continuano a cercare nuovi elementi per riaprire il caso. Recentemente, è stata archiviata un’indagine per frode processuale e depistaggio nei confronti del PM Letizia Ruggeri, relativa alla gestione dei campioni di DNA. Tuttavia, la difesa di Bossetti insiste sulla necessità di riesaminare le prove, sostenendo che potrebbero emergere nuovi dettagli significativi.

La posizione della giustizia: richieste respinte

Le autorità giudiziarie hanno finora respinto le richieste di revisione del processo, ritenendo che non ci siano elementi sufficienti per riaprire il caso. La Corte di Cassazione ha dichiarato inammissibili i ricorsi presentati dai legali di Bossetti, confermando la validità delle prove raccolte durante le indagini.

Un caso ancora aperto nell’opinione pubblica

Il caso di Yara Gambirasio continua a suscitare dibattiti e controversie. La denuncia di Bossetti contro i RIS di Parma riaccende l’attenzione sull’affidabilità delle analisi scientifiche e sulla gestione delle prove nei processi penali. Mentre la giustizia ha emesso la sua sentenza, l’opinione pubblica resta divisa, e la ricerca della verità prosegue.

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