A confermare il profilo controverso di Marcinkus è anche Antonio Vignera, intervistato nel programma di Rai 3. «Aveva vizi evidenti, beveva troppo whisky e non si faceva scrupoli», ha detto. Non solo: alcuni membri della Banda della Magliana, come Giuseppe De Tomasi, lo avrebbero descritto come «pedofilo». Dichiarazioni pesantissime che, dopo decenni, tornano ad alimentare il sospetto di un coinvolgimento diretto del prelato nella vicenda.
Il ruolo della Banda della Magliana nel rapimento
Il legame tra il mondo criminale romano e il caso Orlandi resta uno degli aspetti più indagati. Il fratello di Marco Sarnataro, affiliato alla banda, ha confermato il possibile coinvolgimento del parente nel sequestro. Anche il padre, prima di morire, avrebbe ammesso un ruolo nella sparizione di Emanuela. Alcuni amici della ragazza, inoltre, avrebbero riconosciuto Sarnataro nei pressi del Vaticano nei giorni precedenti al rapimento.
Un anniversario tra domande e silenzi
A 42 anni dai fatti, la verità sembra ancora lontana. Ma queste nuove testimonianze aprono scenari inquietanti, mentre il fratello Pietro Orlandi continua la sua battaglia per la verità. Il sit-in previsto il 21 giugno in Piazza Risorgimento sarà l’ennesimo appello alla giustizia per Emanuela e per una famiglia che non si è mai arresa.