La decisione del Gip: Dassilva resta in carcere
Questa mattina è arrivata la decisione del giudice per le indagini preliminari di Rimini, Vinicio Cantarini, che ha respinto la richiesta di scarcerazione avanzata dagli avvocati difensori di Dassilva, Riario Fabbri e Andrea Guidi. I legali avevano presentato istanza per la revoca della misura cautelare, sostenendo che non ci fossero più i presupposti per la detenzione preventiva. Tuttavia, il giudice ha ritenuto ancora valide le esigenze cautelari, motivando il rigetto con il rischio di inquinamento delle prove o di reiterazione del reato.
Non è la prima volta che la misura restrittiva viene confermata. Già l’11 settembre scorso, il tribunale del Riesame di Bologna aveva deciso di mantenere Dassilva in custodia cautelare, e oggi è arrivata una nuova conferma della validità di questa decisione.
Durante un’udienza precedente, lo stesso giudice Cantarini aveva sottolineato l’importanza di tenere le testimonianze fuori dai riflettori mediatici, affermando con decisione: “Non voglio un presunto colpevole per la televisione, voglio il presunto colpevole per il processo. Le prove e le testimonianze si portano in aula, non in TV”.
Le indagini proseguono nel massimo riserbo
L’intera inchiesta sull’omicidio Paganelli è tuttora in corso e viene condotta nel più stretto riserbo. Gli inquirenti stanno aspettando ulteriori risultati da perizie tecniche su dispositivi elettronici, che potrebbero fornire elementi decisivi per fare luce sull’accaduto. Inoltre, sono ancora in corso approfondimenti su alcune testimonianze chiave che potrebbero contribuire a chiarire il movente e la dinamica del delitto.
Al momento, non sono emerse informazioni su eventuali complici o altre persone coinvolte, ma l’indagine resta aperta e non si escludono colpi di scena.
Una comunità sotto shock e in cerca di verità
L’omicidio di Pierina Paganelli ha colpito profondamente la città di Rimini. La donna era molto conosciuta nella zona e stimata dai vicini per il suo carattere gentile e la vita tranquilla. Il fatto che un delitto così feroce sia avvenuto in un contesto residenziale, nel cuore della notte, ha suscitato paura e indignazione tra i cittadini.
A distanza di mesi, la comunità continua a chiedere giustizia per Pierina. L’attesa per il processo e per l’eventuale identificazione del colpevole o dei colpevoli è ancora lunga, ma ogni sviluppo, come quello odierno, viene seguito con grande attenzione.