lunedì, Marzo 10

“C’è un grosso problema”: Roberta Bruzzone su Resinovich, gelo in studio

Il Caso di Liliana Resinovich: Dubbi e Nuove Perizie Riaccendono il Mistero

La tragica scomparsa di Liliana Resinovich continua a far discutere e a sollevare numerosi interrogativi. La donna, 63 anni, era scomparsa per poi essere ritrovata senza vita a Trieste il 14 dicembre 2021. Sin dall’inizio, il caso ha diviso esperti e opinione pubblica tra chi sostiene l’ipotesi del suicidio e chi, invece, ritiene che si tratti di un omicidio.

Recentemente, una nuova perizia effettuata da esperti incaricati dalla Procura di Trieste ha riaperto il dibattito, fornendo dettagli che potrebbero cambiare il corso delle indagini. In particolare, la relazione peritale colloca il possibile decesso nella fascia oraria mattutina, presumibilmente entro le 12, sulla base dell’ultima colazione consumata dalla vittima intorno alle 8:00-8:30. Questo dettaglio potrebbe rivelarsi cruciale per esaminare nuovamente gli alibi di eventuali soggetti coinvolti.

L’analisi della criminologa Roberta Bruzzone

Durante una puntata di Zona Bianca, il programma di approfondimento condotto da Giuseppe Brindisi, la nota criminologa Roberta Bruzzone ha fornito un’analisi dettagliata del caso, mettendo in evidenza alcune problematiche che potrebbero ostacolare l’accertamento della verità.

Secondo Bruzzone, il vero nodo cruciale della vicenda risiede nel tempo trascorso dall’accaduto: “Il problema principale non è solo la nuova consulenza tecnica che mette in discussione alcuni aspetti fondamentali del caso, ma il fatto che siano passati più di tre anni. In questo arco di tempo, molte delle attività investigative che oggi sarebbero determinanti per verificare gli alibi di alcune persone coinvolte direttamente o indirettamente sono diventate più complesse da approfondire.”

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