Nel M5S, Giuseppe Conte si oppone fermamente all’ipotesi Draghi e rilancia l’idea di un candidato terzo per unire i progressisti. Elly Schlein vacilla, e nei corridoi si parla di un’ipotesi “Landini premier” sostenuta da AVS, M5S e parte del PD. Ipotesi che i riformisti dem rigettano.
Il centro si muove: nasce il circolo Matteotti
Segnali concreti arrivano anche dalla base: a Milano è nato il circolo Matteotti, che riunisce esponenti di Azione, PD, Italia Viva e +Europa. Un primo passo verso un possibile fronte liberal-europeista che, nel post-Meloni, potrebbe trovare in Draghi l’unico leader capace di catalizzare consenso vero.
Conclusioni: fantapolitica o strategia possibile?
Al momento, Draghi resta in silenzio. Ma molti nei palazzi romani e a Bruxelles sono convinti che, se la crisi politica dovesse esplodere nel 2025 o nel 2026, sarà lui il nome da spendere. Per alcuni è il piano B. Per altri, è già il piano A.