Anche numerosi mezzi dei vigili del fuoco sono stati mobilitati per domare le fiamme. Il rogo è rimasto attivo per diverse ore, complicando ulteriormente gli interventi di emergenza.
Feriti gravi e testimonianze scioccanti
Tra i feriti ci sono operai con ustioni estese e traumi causati dall’onda d’urto. Alcuni testimoni hanno riferito che alcuni lavoratori sono stati letteralmente sbalzati a decine di metri di distanza dal punto in cui è avvenuta l’esplosione. Almeno dieci dei feriti versano in condizioni critiche e sono attualmente ricoverati in terapia intensiva.
Le testimonianze dei sopravvissuti parlano di un “boato assordante” seguito da una colonna di fuoco che ha avvolto intere sezioni dello stabilimento. In pochi istanti, ciò che era una normale giornata lavorativa si è trasformato in un incubo.
Indagini in corso: si sospetta un guasto tecnico
Le cause esatte dell’esplosione non sono ancora state chiarite, ma le prime ipotesi puntano a un malfunzionamento del reattore chimico durante una fase critica del trattamento. Gli inquirenti stanno vagliando l’ipotesi che un’anomalia nei sistemi di sicurezza o un errore umano possa aver contribuito al disastro.
La magistratura indiana ha aperto un’inchiesta formale per accertare eventuali responsabilità penali. Nel frattempo, specialisti del dipartimento per il controllo ambientale e delle unità di sicurezza industriale stanno conducendo verifiche tecniche all’interno del sito distrutto.
Uno degli obiettivi principali è determinare se la gestione dello stabilimento abbia rispettato tutte le normative di sicurezza previste dalla legge o se vi siano state negligenze gravi.
Familiari in attesa e comunità sotto shock
Intanto, fuori dai cancelli della fabbrica si sono radunati parenti, amici e colleghi delle vittime, molti dei quali ancora in attesa di notizie ufficiali. Il clima è di disperazione e incredulità: “Non riesco a credere che sia successo davvero. Mio fratello era lì dentro. Aveva appena iniziato a lavorare in quell’impianto”, ha raccontato un familiare visibilmente provato.
La tragedia ha colpito duramente la comunità locale di Pashamylaram, dove l’industria chimica rappresenta una delle principali fonti di occupazione. Il governo del Telangana ha promesso un’indagine approfondita e il pieno supporto alle famiglie colpite.
Sicurezza sul lavoro sotto i riflettori
Questo disastro riaccende i riflettori sulla sicurezza nei luoghi di lavoro, soprattutto nei settori industriali ad alto rischio. Non è il primo incidente di questo tipo a verificarsi in India, dove la crescita industriale spesso si scontra con standard di sicurezza ancora non adeguati.
Secondo gli esperti, molte fabbriche non sono dotate di impianti di monitoraggio avanzati, e i protocolli di emergenza sono spesso inadeguati o non rispettati. L’episodio della Sigachi Industries potrebbe quindi rappresentare solo la punta dell’iceberg di un problema più ampio e sistemico.
Reazioni istituzionali e appello alle autorità
Diverse organizzazioni sindacali e gruppi per la tutela dei diritti dei lavoratori hanno espresso profonda preoccupazione per l’accaduto, chiedendo riforme immediate nel settore industriale e controlli più rigorosi. Anche alcuni esponenti del Parlamento indiano hanno chiesto al governo centrale di intervenire per garantire che simili tragedie non si ripetano..
Il primo ministro del Telangana ha espresso cordoglio per le vittime, promettendo risarcimenti economici alle famiglie degli operai deceduti e un rafforzamento dei controlli sugli impianti chimici della regione.