Sul posto sono intervenute numerose pattuglie della Polizia Stradale, il personale di Autostrade e i reparti speciali per i rilievi balistici. L’intera area è stata isolata in attesa delle verifiche del caso.
La fuga dei banditi e le prime indagini
Secondo quanto trapelato, i rapinatori sarebbero fuggiti a piedi nei campi adiacenti l’autostrada, forse diretti verso un punto di recupero con altri complici. Le forze dell’ordine hanno istituito posti di blocco su tutte le principali arterie delle Marche e dell’Abruzzo settentrionale, mentre un elicottero della Polizia sorvola la zona per facilitare le ricerche.
Non risultano al momento feriti tra i vigilanti, anche se i cinque agenti della Mondialpol coinvolti sono sotto shock. Gli investigatori stanno analizzando le immagini delle telecamere di sorveglianza lungo il tratto autostradale per individuare i veicoli usati dai malviventi.
Un assalto organizzato nei minimi dettagli
Gli inquirenti parlano di un’operazione “militare e pianificata”. Il modus operandi ricorda quello di precedenti assalti ai portavalori nel Centro Italia, compiuti da bande esperte nell’uso di esplosivi. Proprio per la complessità del blitz, la Procura di Ancona ha disposto il coinvolgimento del ROS dei Carabinieri e della Direzione Distrettuale Antimafia per valutare eventuali collegamenti con altre organizzazioni criminali.
La testimonianza
“Ho sentito un boato e poi spari in sequenza, sembrava una guerra”, racconta un automobilista rimasto bloccato nel traffico. “La gente scappava dalle macchine cercando rifugio. Ho visto fumo e il blindato in fiamme”.
Le operazioni di bonifica sono ancora in corso, mentre il tratto autostradale resta chiuso in entrambe le direzioni. Si teme che la banda possa aver utilizzato esplosivi di grande potenza, motivo per cui la zona rimane interdetta anche al traffico ferroviario limitrofo per precauzione.
Le indagini proseguono
Gli inquirenti non escludono che l’assalto sia parte di una serie di colpi coordinati contro trasporti di valori. Nelle prossime ore verranno ascoltati i vigilanti e acquisiti i tabulati dei veicoli transitati lungo la A14 prima delle 18:30. Gli investigatori, al lavoro anche con i droni, sperano di individuare la via di fuga del commando entro la notte.

















