Il secondo posto è andato a Yuval Raphael, cantante israeliana sopravvissuta all’attacco del 7 ottobre. Durante la sua esibizione, alcuni manifestanti hanno tentato di salire sul palco con vernice rossa, bloccati appena in tempo dalla sicurezza. Un gesto simbolico, figlio delle polemiche che hanno investito la partecipazione di Israele alla gara.
La presenza israeliana ha diviso pubblico e commentatori. Fischi, applausi e tensioni hanno segnato la performance, mentre fuori dal palazzetto manifestanti bruciavano bandiere di Israele e Stati Uniti.
Italia protagonista tra sorprese, ironia e sostegno social
Ed Sheeran, nelle sue Instagram Stories, fa i complimenti al brano di Lucio Corsi. #EscIta #Eurovision #Esc2025 pic.twitter.com/VATXu4781V
— Trash Italiano (@trash_italiano) May 17, 2025
Lucio Corsi non ha solo convinto la giuria
, ma ha anche generato entusiasmo sui social, dove le star italiane hanno fatto fronte comune per sostenerlo. Da Ramazzotti a Nannini, da Bocelli a Big Mama, il supporto è stato unanime. E mentre l’Italia non poteva votare per sé stessa, il pubblico europeo ha comunque premiato la sua autenticità.
Celine Dion attesa… ma mai arrivata
Grande attesa anche per la comparsa di Celine Dion, che però non si è presentata sul palco nonostante fosse stata avvistata a Basilea. Una delle assenze più commentate della serata.
Un’edizione tra musica e geopolitica: polemiche dalla Spagna
L’Eurovision 2025 ha visto anche il duro attacco della TV spagnola all’Unione Europea di Radiodiffusione: “Il silenzio sui diritti umani non è un’opzione”.
Una dichiarazione chiara contro la partecipazione di Israele, che ha riacceso il dibattito internazionale.
Il futuro dell’Eurovision è a rischio politicizzazione?
Tra esibizioni iconiche, ballate struggenti, performer travestiti da creature mitologiche e messaggi politici espliciti, l’Eurovision 2025 ha lasciato un segno. Ma a quale prezzo? La musica riesce ancora a essere il centro di tutto?
Il pubblico si divide: è ancora solo uno show musicale o siamo di fronte a uno specchio delle tensioni mondiali?