Un nuovo bivio si apre sul caso Garlasco. Alberto Stasi, condannato per l’omicidio di Chiara Poggi, è ora al centro di un doppio scenario giudiziario: da un lato la possibilità concreta di ottenere la semilibertà; dall’altro un maxi incidente probatorio che potrebbe riscrivere la storia di uno dei delitti più controversi degli ultimi vent’anni.
A far riaccendere i riflettori sul caso è la figura di Andrea Sempio, nuovo indagato per concorso in omicidio. Dopo anni di archiviazioni, la Procura di Pavia ha riaperto ufficialmente l’inchiesta a gennaio, mantenendo per due mesi il fascicolo secretato. Solo in seguito è stato notificato a Sempio l’avviso di garanzia, accompagnato da un prelievo salivare per ottenere il DNA, ora pronto per il confronto con la traccia genetica ritrovata sulle unghie di Chiara.
Il giudice ammette nuovi reperti mai analizzati: si riapre il caso Poggi
Il gip Daniela Garlaschelli ha accolto la richiesta della Procura di Pavia, autorizzando un confronto tra il DNA di Sempio e il cromosoma Y trovato sul corpo della vittima. Non solo: il magistrato ha disposto l’esame di diversi reperti mai analizzati nel processo originario, tra cui impronte e tracce biologiche lasciate nei giorni precedenti all’omicidio, avvenuto il 13 agosto 2007.