Un nuovo dettaglio nelle indagini sul caso Poggi
Il giallo di Garlasco continua a riservare sorprese. A 18 anni dal delitto di Chiara Poggi, una nuova impronta emersa sulla scena del crimine rischia di stravolgere ancora una volta le certezze investigative. Secondo quanto rivelato nell’ultima puntata di Zona Bianca su Mediaset, si tratterebbe di un segno non appartenente alla vittima, escluso con certezza dalle analisi e dalle foto dell’autopsia.
L’impronta “non di Chiara”
A parlarne è stata la giornalista Rita Cavallaro, che ha mostrato la traccia sul fondo delle scale dell’abitazione di via Pascoli. «Questa impronta non è contenuta nella consulenza del Ris del 2007 ed è stata del tutto tralasciata», ha spiegato. Il dettaglio che cambia tutto riguarda le mani della vittima: «La mano sinistra di Chiara era totalmente pulita, mentre solo la destra risultava leggermente sporca di sangue. Per questo motivo è certo che quell’impronta non appartenga a Chiara Poggi».
Un nuovo colpo agli errori investigativi
Il particolare evidenzierebbe ancora una volta la catena di errori compiuti nelle prime fasi delle indagini, già criticata da più parti negli anni. Una traccia che, se analizzata correttamente fin dall’inizio, avrebbe potuto cambiare il corso del processo.
L’ipotesi del doppio killer
Questo elemento si aggiunge a una serie di anomalie che alimentano l’ipotesi di un doppio assassino o di un duplice oggetto utilizzato per colpire la giovane. La nuova inchiesta, che vede oggi Andrea Sempio indagato insieme a ignoti, sta riesaminando tutti gli indizi rimasti in ombra per anni, nella speranza di arrivare finalmente alla verità.