sabato, Ottobre 19

Gelato ritirato dai supermercati: marchio coinvolto e lotto interessato

I richiami alimentari possono verificarsi per diverse ragioni, tra cui la contaminazione microbiologica, come nel caso di batteri nocivi come Listeria monocytogenes o Escherichia coli, la presenza di sostanze chimiche pericolose o errori nell’etichettatura che possono esporre i consumatori a rischi, ad esempio in caso di allergie non dichiarate. Nel caso specifico di questo richiamo, si è trattato di una potenziale contaminazione da Listeria monocytogenes, un batterio che può provocare la listeriosi, una malattia infettiva particolarmente pericolosa per le persone anziane, le donne in gravidanza, i neonati e le persone con un sistema immunitario indebolito.

Il marchio di gelato interessato

Il prodotto coinvolto nel richiamo è un gelato a marchio Saper di Sapori di Selex, distribuito nei supermercati italiani A&O e Famila. Nello specifico, si tratta di un gelato al gusto zabaione, variegato al cioccolato, rum e uvetta sultanina, venduto in vaschette da 200 grammi. Il lotto interessato è il numero 180727, con un termine minimo di conservazione (TMC) fissato al 18 luglio 2027.

La notizia del ritiro è stata divulgata da Il Fatto Alimentare, che ha riportato l’avviso emesso dal Ministero della Salute. Il richiamo è stato effettuato in via precauzionale, e l’avviso sottolinea la possibile presenza di Listeria monocytogenes nel prodotto. L’azienda produttrice, Tonitto 1939 S.p.A., ha immediatamente avviato le operazioni di ritiro, in collaborazione con Selex Gruppo Commerciale Spa, il distributore del prodotto.

Cosa fare se hai acquistato il prodotto
Se sei tra i consumatori che hanno acquistato il gelato al gusto zabaione di Selex con il lotto 180727, è importante che non consumi il prodotto. La listeriosi può causare sintomi come febbre alta, dolori muscolari e, nei casi più gravi, meningite o setticemia, quindi la prudenza è d’obbligo. In caso di consumo accidentale e comparsa di sintomi, è consigliabile contattare immediatamente un medico.

Il prodotto può essere restituito presso il punto vendita in cui è stato acquistato, sia esso un supermercato A&O o Famila. Sarà sufficiente recarsi al negozio con la confezione del gelato, e si avrà diritto a un rimborso completo. Non è necessario presentare lo scontrino d’acquisto. Per eventuali chiarimenti, i consumatori possono contattare il numero verde messo a disposizione dall’azienda: 800 992992.

Cos’è la Listeria monocytogenes?

La Listeria monocytogenes è un batterio che può essere presente in diversi alimenti, soprattutto nei prodotti lattiero-caseari, nelle carni poco cotte e nei cibi pronti a base di pesce crudo, come il sushi. La contaminazione può avvenire durante la produzione, la manipolazione o la conservazione del prodotto. Una volta ingerito, questo batterio può provocare la listeriosi, una malattia rara ma grave che può portare a conseguenze molto serie, specialmente nei soggetti a rischio.

La listeriosi si manifesta con sintomi che possono variare dalla febbre lieve e i disturbi gastrointestinali, come nausea e diarrea, fino a infezioni più gravi che colpiscono il sistema nervoso centrale, provocando meningite o encefalite. Le persone maggiormente a rischio sono gli anziani, le donne incinte (poiché può causare aborti o infezioni nei neonati), i neonati e le persone con un sistema immunitario compromesso.

La produzione e i controlli di qualità

Il gelato ritirato è stato prodotto presso lo stabilimento Tonitto 1939 S.p.A., situato in via N.S. di Lourdes 5 a Genova. Tonitto è un’azienda con una lunga tradizione nel settore gelatiero, conosciuta per i suoi standard qualitativi elevati. Tuttavia, come in ogni processo produttivo, possono verificarsi delle contaminazioni, motivo per cui esistono rigidi controlli di sicurezza alimentare.

Nonostante le misure di sicurezza adottate dalle aziende, può capitare che alcuni lotti di produzione risultino contaminati. In questi casi, l’azienda ha l’obbligo di informare tempestivamente i consumatori e ritirare il prodotto dal mercato. Il ritiro avviene solitamente attraverso una comunicazione diffusa su vari canali, come i media, i punti vendita e i siti web ufficiali delle aziende coinvolte, oltre che tramite il sito del Ministero della Salute.

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