Il motivo? Un evento storico che ha cambiato per sempre la sua vita e quella della sua famiglia: suo fratello, Robert Prevost, è stato eletto nuovo Papa, primo Pontefice americano della storia, assumendo il nome di Papa Leone.
Un Viaggio di Nove Ore per Incontrare il Nuovo Papa
John Prevost ha affrontato un volo transatlantico di circa nove ore per raggiungere Roma lo scorso 22 aprile. All’arrivo, pur visibilmente provato dal fuso orario e dalla lunga traversata, John ha mostrato un misto di commozione e orgoglio. Non capita tutti i giorni, infatti, che un fratello diventi il leader spirituale di oltre un miliardo di cattolici nel mondo.
Look Informale, Stile Familiare
Vestito in modo casual, con una giacca sportiva e un paio di occhiali simili a quelli del fratello, John si è subito fatto notare per la straordinaria somiglianza con Papa Leone, non solo nei tratti del viso ma anche nei modi di fare, calmi e riflessivi. L’uomo è apparso rilassato ma determinato, pronto ad affrontare le intense giornate che lo attendono nella capitale italiana.
Accoglienza all’Ordine di Sant’Agostino
All’ingresso della casa dell’Ordine di Sant’Agostino, dove è stato accolto dai membri della comunità religiosa, John si è fermato brevemente a parlare con i numerosi giornalisti accorsi per l’occasione. Con la sua consueta gentilezza, ha risposto ad alcune domande senza sottrarsi alla curiosità della stampa: “Non ho ancora avuto modo di incontrarlo, ma succederà presto. È una priorità per me”.
Attesa per l’Incontro con il Fratello Papa
Sebbene l’incontro ufficiale con Papa Leone non sia ancora avvenuto, John ha espresso il desiderio di poter trascorrere un momento privato insieme al fratello. “Magari ceneremo insieme o faremo una passeggiata. Ho tante cose da dirgli”, ha detto con un sorriso carico di affetto. In mano portava una busta, forse contenente una lettera o un piccolo dono, simbolo del legame familiare che neanche il papato può spezzare.
Accompagnato da una cara amica di famiglia, John ha lasciato la struttura dopo pochi minuti, lasciando intendere che, nonostante il nuovo e solenne ruolo del fratello, i rapporti familiari restano saldi e autentici. “Spero che il nostro legame resti lo stesso, anche adesso che è il Papa”, ha confidato ai microfoni con la voce leggermente incrinata dall’emozione.
Una Fratellanza Che Va Oltre la Distanza
Il rapporto tra John e Robert Prevost è quello tipico di due fratelli cresciuti insieme tra affetto e condivisione. “Robert ha lasciato casa da giovane per rispondere alla sua vocazione religiosa, ma abbiamo sempre mantenuto i contatti”, ha raccontato John. Nonostante la distanza geografica – Robert ha vissuto per anni in America Latina e poi in Vaticano – i due non hanno mai perso il filo del loro legame.
Dialoghi Costanti Anche Prima del Conclave
Nei giorni precedenti e successivi al Conclave, John ha avuto diverse conversazioni intense con il fratello, segno della fiducia e della vicinanza che li unisce. “Quando ho sentito pronunciare il suo nome come nuovo Pontefice, non ci credevo. È stato un momento indescrivibile. Vederlo affacciarsi dalla Loggia è stato come vivere un sogno”, ha detto con orgoglio palpabile.
Una Prospettiva Americana sul Papato
Ora che Robert è diventato Papa Leone, John è consapevole delle grandi responsabilità che gravano sulle sue spalle. “Essere il primo Papa americano significa essere al centro dell’attenzione mondiale. Non sarà facile, ma conosco la forza e la fede di mio fratello”, ha spiegato. Parole che rivelano sia fierezza che una certa apprensione fraterna per la nuova vita che attende Robert.
I Ricordi dell’Infanzia a Chicago
John ha voluto anche ricordare la loro infanzia trascorsa in un quartiere tranquillo di Chicago. I fratelli Prevost sono cresciuti in una famiglia semplice e laboriosa, con un padre veterano di guerra e una madre bibliotecaria. “La nostra era una vita normale. Robert era sempre molto intelligente, gentile e profondamente credente. La sua vocazione si è manifestata fin da giovane”, ha raccontato.
Anche oggi, nonostante la portata storica del nuovo ruolo di Robert, John continua a vedere in lui il suo fratellino. “Papa o no, per me resterà sempre Robert. Spero solo che, dietro tutta la solennità e gli impegni, resti anche il fratello affettuoso che ho sempre conosciuto”.
Un Legame Indissolubile nel Cuore della Cristianità
Il soggiorno di John a Roma durerà fino al 18 maggio, giorno della cerimonia ufficiale di intronizzazione di Papa Leone. In questi giorni, John spera non solo di assistere a questo evento straordinario, ma anche di ritagliarsi piccoli momenti di intimità con il fratello, al di là dei riflettori e del protocollo.
Questa visita non è solo un gesto simbolico, ma rappresenta la testimonianza vivente che, anche nei ruoli più alti e solenni della Chiesa, il legame familiare può restare saldo, vero e umano. Una fratellanza che neanche il trono di Pietro può offuscare.