Depenalizzazione dei reati minori e uso più ampio di pene alternative come i lavori di pubblica utilità.
Costruzione di nuovi istituti penitenziari moderni e funzionali, anche riutilizzando caserme dismesse.
Incentivare i percorsi di reinserimento sociale, favorendo il passaggio dei detenuti in prossimità della fine pena verso strutture di comunità.
Tutte queste misure mirano a ridurre il numero di persone effettivamente recluse, migliorando allo stesso tempo le condizioni di chi resta all’interno del sistema.
L’importanza della collaborazione istituzionale
Il Presidente ha lanciato un appello alla responsabilità collettiva: le istituzioni politiche, il mondo della giustizia, il personale carcerario e la società civile devono lavorare insieme per riformare il sistema. Solo attraverso una visione comune sarà possibile trasformare le carceri in luoghi che rispettano la dignità della persona e che siano realmente orientati al reinserimento.
La gratitudine della Repubblica alla Polizia penitenziaria
Mattarella ha colto l’occasione anche per ringraziare, a nome della Repubblica, tutti gli uomini e le donne della Polizia penitenziaria. Ha ricordato coloro che sono caduti in servizio e ha lodato lo spirito di sacrificio di chi, ogni giorno, affronta i pericoli e le difficoltà del proprio lavoro. Il ruolo di questi operatori, ha ribadito, è essenziale per garantire legalità e sicurezza all’interno delle carceri.