lunedì, Settembre 29

Sciopero per Gaza paralizza l’Italia: trasporti e scuole ferme, Salvini annuncia revisione delle norme

Dal porto di Livorno alle metropolitane di Roma e Milano, passando per le stazioni ferroviarie e i musei della Campania, i blocchi hanno colpito ogni settore. La Usb rivendica “80 piazze” e “decine di migliaia di persone” in corteo, ma la realtà è stata fatta di ritardi, corse cancellate e pendolari intrappolati. Le associazioni dei tassisti ItTaxi e Uri hanno preso le distanze definendo lo stop “strumentale e inutile per i lavoratori del settore”.

Lo sciopero come arma politica

Il comunicato dell’Usb ha chiarito gli obiettivi: «contro il genocidio a Gaza, contro la complicità del governo Meloni con Israele, contro la corsa al riarmo». Nulla a che vedere con orari, turni o contratti. Per questo cresce la rabbia dei cittadini. «Vergogna», sbotta un pendolare a Termini. Una studentessa di 25 anni racconta: «Non riesco a raggiungere Roma, rischio di perdere il lavoro. Gaza è un tema serio, ma così colpite noi, non il governo».

L’autunno caldo che comincia male

La protesta di ieri sembra solo l’inizio: il 26 settembre toccherà al settore aereo, il 3 ottobre di nuovo alle ferrovie, poi una sequenza di scioperi fino a novembre. Un “autunno caldo” che promette di trasformarsi in mesi di paralisi. Secondo i dati del Garante, nel solo 2024 ci sono stati 1.603 scioperi proclamati (622 effettivi, una media di oltre 51 al mese). Nel 2025 il trend cresce ancora, con una media di 3 scioperi in più al mese.

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