Latte andato a male: corretto con soda caustica e acqua ossigenata nel famoso stabilimento Italiano
Un’importante vicenda di adulterazione e frode nel settore lattiero-caseario ha portato alla luce un vero e proprio scandalo alimentare nel celebre stabilimento italiano.
Il marchio, noto per la produzione di latticini, è finito al centro delle indagini della procura per presunta frode in commercio e adulterazione del latte.
L’indagine è partita il 22 aprile 2024, quando i Carabinieri hanno avviato un’operazione di maxi-sequestro dopo aver ricevuto segnalazioni da parte di ex dipendenti dell’azienda.
Questi ex dipendenti, ora licenziati, hanno denunciato l’uso di pratiche scorrette per manipolare il latte. “Non volevamo partecipare a queste operazioni di adulterazione del latte. Abbiamo raccontato al servizio ispettivo quello che succedeva sul posto di lavoro, incluso l’uso abituale di soda caustica”, ha dichiarato uno dei denuncianti al quotidiano Il Resto del Carlino.
L’indagine dei Carabinieri ha confermato le segnalazioni degli ex dipendenti, trovando ingenti quantità di soda caustica e acqua ossigenata, utilizzate presumibilmente per correggere l’acidità del latte avariato, che veniva poi immesso sul mercato.
Il sequestro ha coinvolto non solo il latte, ma anche formaggi adulterati, per un valore complessivo di oltre 800.000 euro. Le forze dell’ordine hanno sequestrato ben 90 tonnellate di latte e 110 tonnellate di formaggi, ma nonostante ciò, i prodotti del marchio coinvolto non sono ancora stati ritirati dai supermercati.