Secondo fonti diplomatiche, Mosca avrebbe proposto a Washington una tregua in cambio di concessioni territoriali nell’Ucraina orientale. Zelensky ha reagito duramente: «Non regaleremo la nostra terra all’occupante». Ha ribadito che l’integrità territoriale «non è negoziabile» e ha avvertito: «Ogni decisione presa senza Kiev non porterà a nulla».
L’Europa compatta a sostegno dell’Ucraina
L’Alta rappresentante dell’UE Kaja Kallas ha riaffermato che «tutti i territori occupati dalla Russia appartengono all’Ucraina». La premier italiana Giorgia Meloni e altri leader europei hanno firmato una dichiarazione congiunta per respingere qualsiasi modifica forzata dei confini. Il cancelliere tedesco Friedrich Merz ha definito «inaccettabile» un negoziato tra Russia e Stati Uniti senza la partecipazione di Kiev.
La diplomazia si muove dietro le quinte
Oggi, 11 agosto, l’UE ha convocato una riunione d’emergenza in videoconferenza con i ministri degli Esteri e il rappresentante ucraino Andrii Sybiha. L’obiettivo: garantire almeno un ruolo consultivo a Zelensky nei colloqui. L’ambasciatore USA alla NATO Matthew Whitaker ha definito «possibile» la sua partecipazione, ma al momento non prevista come interlocutore diretto di Putin e Trump.
Le parole di JD Vance e la strategia USA
Il vicepresidente americano JD Vance ha dichiarato che «non sarebbe produttivo» un incontro diretto tra Zelensky e Putin prima del summit. Ha precisato che «l’accordo non farà felici né Kiev né Mosca» e che gli Stati Uniti non intendono più finanziare direttamente la difesa ucraina, delegando agli europei la fornitura di armi.
Le reazioni di Mosca e le tensioni sul campo
L’ex presidente russo Dmitry Medvedev ha definito i leader europei «euroimbecilli», mentre la portavoce Maria Zakharova ha bollato la dichiarazione UE come «volantino nazista». Nel frattempo, il conflitto prosegue: cinque civili ucraini sono morti in bombardamenti russi e Kiev ha rivendicato un attacco con droni a una raffineria nella regione di Saratov.
Le proposte sul tavolo
L’Europa e Kiev chiedono un cessate il fuoco immediato come condizione preliminare a qualsiasi trattativa, oltre a regole chiare sulla reciprocità di eventuali scambi territoriali. La Casa Bianca non esclude in futuro un vertice a tre tra Trump, Putin e Zelensky, ma al momento il nodo della partecipazione del leader ucraino resta irrisolto.