venerdì, Agosto 1

Mattarella nel mirino della Russia, convocato d’urgenza l’ambasciatore

La lectio magistralis tenuta nel 2025 all’Università di Marsiglia, durante la quale il presidente Mattarella ha paragonato l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia a una forma di aggressione paragonabile a quella del Terzo Reich. Tali parole sono state duramente criticate dalla diplomazia russa, che le ha definite “blasfeme”.

Il discorso pronunciato nel 2024 in occasione dell’80° anniversario della battaglia di Montecassino, in cui Mattarella ha espresso solidarietà al popolo ucraino, definendo la guerra “una tragedia inumana” e ribadendo l’importanza di difendere la pace, la libertà e lo Stato di diritto.

Anche Antonio Tajani e Guido Crosetto sono finiti nel mirino per alcune dichiarazioni del 2024. Tajani aveva auspicato la presenza di bandiere ucraine alla marcia del 25 aprile, mentre Crosetto aveva affermato che “Putin vuole conquistare l’intera Ucraina”. Sebbene si tratti di affermazioni politiche, Mosca le ha interpretate come segnali di ostilità.

Un errore curioso emerso dall’elenco riguarda l’inserimento di una frase del ministro francese Stéphane Séjourné sotto la sezione italiana, probabilmente per un banale errore di redazione da parte russa.

La politica italiana unita contro l’attacco al Quirinale

La risposta del mondo politico italiano è stata compatta e determinata. Stefania Craxi, senatrice di Forza Italia, ha parlato di “osceno attacco” al Capo dello Stato, invitando il governo italiano a reagire con una diplomazia forte e risoluta. Ha evidenziato l’importanza di tutelare il ruolo e l’autorevolezza della massima istituzione della Repubblica Italiana.

Il senatore Lucio Malan, capogruppo di Fratelli d’Italia, ha richiamato tutte le forze politiche a un fronte comune contro questi atti di provocazione, sottolineando che “l’unità nazionale in momenti simili non deve essere un’eccezione, ma la regola”.

Anche Massimiliano Romeo, capogruppo della Lega, ha ribadito il sostegno del suo partito al presidente Mattarella, parlando di una “solidarietà doverosa davanti a un atto ingiustificato e vile”.

Appoggio trasversale da ogni schieramento parlamentare

Il clima che si è respirato in aula è stato di profondo rispetto istituzionale e coesione nazionale. La senatrice Michaela Biancofiore (Civici d’Italia) ha affermato che “quando le istituzioni italiane vengono attaccate dall’esterno, serve un sostegno incondizionato”. Anche il Movimento 5 Stelle ha espresso il proprio dissenso per l’azione russa tramite il senatore Bruno Marton, che ha definito l’attacco al Capo dello Stato “un attacco a tutti noi”.

Anche il senatore Tito Magni (Alleanza Verdi e Sinistra) ha dichiarato che “Mattarella è il garante della nostra democrazia” e che ogni tentativo di condizionamento straniero va respinto con forza.

Il rappresentante delle autonomie, Luigi Spagnoli, ha sottolineato la necessità di “preservare il prestigio del Quirinale da ogni ingerenza straniera”, ribadendo l’unità delle autonomie nella difesa della Repubblica.

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