giovedì, Maggio 8

Omicidio Ilaria Sula, la madre di Mark Samson confessa: “L’ho aiutato”

Il dato ancora più inquietante è che la madre si trovava in casa durante l’aggressione. Questo elemento, confermato dalle stesse parole di Samson, lascia pensare che Nors Man Lapaz non solo fosse a conoscenza del crimine, ma abbia scelto di coprire le tracce piuttosto che allertare le forze dell’ordine.

L’indagine e i sospetti iniziali

Fin dall’inizio delle indagini, gli inquirenti avevano sospettato che il ragazzo non avesse agito da solo. Le celle telefoniche hanno localizzato la madre nei pressi dell’abitazione proprio nelle ore in cui è avvenuto l’omicidio. Ma a far sorgere dubbi ancora più concreti è stata la dinamica dell’occultamento del corpo, che appariva troppo complessa per essere stata compiuta da una sola persona in un tempo così ristretto.

Secondo la ricostruzione fornita da Samson, l’aggressione sarebbe avvenuta intorno alle 11:00 del mattino. Il giovane avrebbe agito d’impulso dopo aver letto un messaggio sul cellulare di Ilaria, proveniente da un altro ragazzo. La gelosia sarebbe stata la miccia che ha scatenato la violenza. Dopo averla uccisa, avrebbe impiegato poche ore per ripulire l’abitazione e occultare il cadavere, operazioni difficilmente compatibili con un’azione solitaria.

Il ruolo della madre nell’occultamento del cadavere
Non è ancora chiaro se Nors Man Lapaz abbia aiutato fisicamente il figlio a infilare il corpo della giovane in una valigia. Il cadavere, avvolto in un sacco e poi nascosto in un trolley, è stato trasportato da Mark intorno alle 14:00. Il giovane ha poi raggiunto in auto la zona di Poli, dove ha abbandonato il bagaglio contenente il corpo della vittima.

Le dichiarazioni della madre stanno ora venendo verificate e confrontate con gli altri elementi emersi durante le indagini. L’obiettivo degli investigatori è chiarire l’esatto grado di coinvolgimento della donna, che potrebbe essere ben più profondo di quanto lei stessa abbia ammesso.

La posizione del padre e il dramma familiare
Resta sotto osservazione anche la posizione del padre di Mark. L’uomo, secondo quanto emerso finora, non sarebbe stato presente in casa durante le ore dell’omicidio. Tuttavia, gli inquirenti non escludono che possa aver avuto un ruolo nei momenti successivi al delitto o che fosse a conoscenza dei fatti. Per il momento, la sua posizione non è ancora stata formalmente definita.

Nel frattempo, la famiglia Samson è precipitata in un dramma umano e giudiziario di proporzioni enormi. “I genitori del ragazzo sono distrutti dal dolore, increduli, ancora sotto shock, spaventati e chiedono sincero perdono per tutto quello che è successo”, ha dichiarato l’avvocato Paolo Foti, legale della madre, al termine dell’interrogatorio.

L’omicidio di Ilaria Sula: una tragedia che sconvolge

La vicenda dell’omicidio di Ilaria Sula continua a scuotere profondamente l’opinione pubblica. La ragazza, descritta da amici e parenti come solare, studiosa e piena di vita, si fidava di Mark. Avevano avuto una breve relazione, poi interrotta. Mai avrebbe potuto immaginare che quel giovane, apparentemente tranquillo, potesse arrivare a tanto.

L’omicidio ha portato alla luce non solo una tragedia personale, ma anche una dinamica familiare disturbante, in cui un genitore non solo assiste, ma partecipa alla copertura di un delitto così grave.

Indagini in corso e attesa per i prossimi sviluppi
Le indagini sono tuttora in corso. Gli inquirenti stanno analizzando ogni dettaglio, ogni dichiarazione, ogni movimento effettuato nelle ore successive all’omicidio. Le versioni fornite da madre e figlio sono al vaglio della magistratura, che dovrà stabilire se vi siano ulteriori responsabilità o coinvolgimenti.

Nel frattempo, Mark Antony Samson rimane detenuto nel carcere di Regina Coeli, con l’accusa di omicidio volontario aggravato. Sua madre, Nors Man Lapaz, dovrà ora rispondere dell’accusa di concorso nell’occultamento di cadavere. Il caso resta aperto, e la giustizia dovrà fare il suo corso.

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