“Cara Schlein, noi siamo al centro, esattamente dove ci hanno collocato gli elettori. Non seguiamo i populisti filo-putiniani e non ci tiriamo indietro quando si tratta di sostenere l’Ucraina, il riarmo europeo e la difesa comune. Il resto è solo propaganda” ha scritto il leader di Azione, ribadendo la distanza tra il suo progetto politico e quello della segretaria del PD.
Schlein contro Meloni: “Un governo senza una linea chiara attacca solo l’opposizione”
Durante il suo intervento, Schlein ha riservato critiche anche a Giorgia Meloni. La premier, nel corso del congresso di Azione, aveva ironizzato sulla sinistra definendola “hippy” e accusandola di mancanza di concretezza.
Schlein ha risposto con fermezza: “Avete mai visto un governo che, anziché affrontare le sfide internazionali con una visione condivisa, passa il tempo ad attaccare l’opposizione?”
Ha poi sottolineato l’ambiguità dell’esecutivo in materia di politica estera e alleanze strategiche. “Meloni attaccandomi sostiene che non ci siano alternative tra il piegarsi alle volontà di Trump e lo strappo con la NATO. Ma un’alternativa esiste: un’Europa federale, capace di investire in modo congiunto anche sulla difesa. Peccato che i nazionalisti al governo non vogliano ammetterlo.”
Immigrazione: “Il modello Albania è un fallimento costoso”
Sul tema dell’immigrazione, la segretaria del PD non ha risparmiato attacchi al governo Meloni, criticando il piano che prevede la gestione dei migranti in Albania.
“Trasformare i centri in Albania in CPR è una mossa goffa per mascherare il loro fallimento. Per mesi ci hanno raccontato che questo modello avrebbe avuto un effetto deterrente, ma ora lo convertono per decreto in un CPR. Un progetto costosissimo: 800 milioni di euro. E chi ci finirà? Persone che sono già in Italia, con spese esorbitanti a carico dei contribuenti. È l’ennesima beffa sulla pelle dei più vulnerabili e sulle tasche degli italiani.”
I rapporti con il Movimento 5 Stelle: “Divergenze ma anche punti d’intesa”
Infine, Schlein ha affrontato il tema delle relazioni con il Movimento 5 Stelle, sottolineando come, nonostante le differenze, vi siano anche convergenze su alcuni temi cruciali.
“Le nostre posizioni non coincidono su tutto, ma abbiamo punti di contatto importanti. Entrambi sosteniamo la necessità di una difesa comune europea e condividiamo alcune critiche al piano di riarmo. Il dialogo resta aperto e continueremo a lavorare per un fronte progressista più coeso.”