martedì, Luglio 8

“Se vengono chiama questo numero”. Garlasco, l’intercettazione del super testimone al telefono

Il mistero di Garlasco continua dopo quasi 20 anni

Il delitto di Garlasco, avvenuto nell’estate del 2007, continua a rappresentare uno dei casi giudiziari più controversi e seguiti in Italia.

Nonostante siano passati quasi vent’anni dall’omicidio di Chiara Poggi, la giovane trovata morta nella villetta di famiglia in via Pascoli, la vicenda rimane tutt’altro che chiusa. La condanna definitiva dell’ex fidanzato Alberto Stasi non ha posto fine ai dubbi, alle incertezze e alle polemiche che ancora circondano questo caso..

Negli anni, il procedimento ha visto l’emergere di nuove piste investigative, testimoni inattesi, ritrattazioni clamorose e, più recentemente, una riapertura dell’indagine da parte della Procura di Pavia. In questo scenario complesso e sfaccettato, è tornato alla ribalta un nome che in passato era stato ritenuto marginale ma che oggi potrebbe assumere un ruolo più rilevante: quello di Marco Muschitta, operaio allora ventenne, che si presentò spontaneamente per riferire una sua osservazione cruciale..

Chi è Marco Muschitta e cosa dichiarò

Marco Muschitta dichiarò di aver visto una ragazza bionda in bicicletta allontanarsi da via Pascoli proprio nella mattina del 13 agosto 2007, giorno in cui Chiara Poggi fu brutalmente assassinata. Secondo quanto riportato dal giovane, la ragazza trasportava un oggetto simile a un alare da camino, un dettaglio particolarmente inquietante, se si considera che la causa della morte fu un trauma cranico compatibile con un oggetto contundente.

Questa testimonianza, se confermata e considerata attendibile, avrebbe potuto cambiare radicalmente il corso delle indagini. Tuttavia, poco tempo dopo aver reso dichiarazioni agli inquirenti, Muschitta fece marcia indietro, ritrattando quanto detto in precedenza. La sua figura passò rapidamente da potenziale super testimone a soggetto inattendibile, contribuendo all’accumularsi di ambiguità che ancora oggi avvolgono il caso..

La telefonata rivelatrice: “Se vengono, chiama questo numero”oNelle ultime settimane, l’attenzione mediatica si è riaccesa grazie alla trasmissione “Quarta Repubblica”, condotta da Nicola Porro su Rete4. Durante una delle puntate, è stato mandato in onda un audio inedito, una telefonata intercorsa tra Marco Muschitta e la sua datrice di lavoro, Ludovica, che getta nuova luce sulla fragilità psicologica e sullo stato emotivo del testimone al momento della ritrattazione.

 

Nel corso della chiamata, Muschitta appare visibilmente turbato e manifesta un forte senso di angoscia per le possibili ripercussioni legali delle sue dichiarazioni. Ludovica, in tono rassicurante, lo invita a stare tranquillo, sottolineando che non ha fatto nulla di male, limitandosi a raccontare ciò che avrebbe visto quel giorno..

Ecco uno stralcio significativo del dialogo:.

Muschitta: “Ciao Ludovica, dimmi.”

Ludovica: “Senti una cosa, ho parlato con [*] mi ha detto di fare quello che abbiamo concordato. Tu non parli se non c’è lui, che è un tuo diritto.”

Muschitta: “Va bene, allora me lo segno.”

Ludovica: “Se venissero… tu chiami questo numero. Tutto tranquillo?”

Muschitta: “Sì, sì… insomma, ho un po’ di angoscia ancora.”

Ludovica: “Ma no, ma no. Fattela passare. Mi ha detto che problemi non ce ne sono assolutamente. Sono tutte storie quelle che ti hanno raccontato.”

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