Vicenza e Verona, in particolare, risultano tra le province più flagellate da questa nuova ondata di maltempo. I vigili del fuoco e la Protezione Civile sono al lavoro senza sosta per messa in sicurezza, evacuazioni e ripristino della normalità.
Zaia: “Ora bisogna ripensare la gestione del rischio”
Non è la prima volta che la regione è messa in ginocchio da eventi di questo tipo. Il governatore ha ricordato l’urgenza di una pianificazione più efficace nella gestione del rischio idrogeologico. «Questo tipo di eventi estremi sono sempre più frequenti. I cambiamenti climatici ci costringono a rivedere completamente il nostro approccio alla prevenzione e alla sicurezza del territorio».
Situazione in evoluzione: “Monitorare è fondamentale”
Le prossime ore saranno decisive. La Regione Veneto ha già attivato tutte le procedure per richiedere supporto economico al governo nazionale. Zaia ha annunciato che saranno stanziati fondi straordinari per famiglie e imprese colpite. Resta alta la soglia di attenzione per l’arrivo di nuove perturbazioni.
Il Veneto si prepara quindi a una lunga fase di emergenza, tra aiuti, ricostruzione e – soprattutto – la necessità di prevenire tragedie come quella accaduta a Valdagno. «L’acqua comanda, noi possiamo solo imparare a rispettarla e a proteggerci meglio», ha concluso il presidente.