Terremoto in italia poco fa, la zona colpita
Che cos’è un terremoto: comprendere il fenomeno sismico.
I terremoti sono tra gli eventi naturali più imprevedibili e potenzialmente distruttivi che si verificano sulla superficie terrestre. Si tratta di vibrazioni improvvise del suolo, generate dal rilascio di energia accumulata all’interno della crosta terrestre.
Questo rilascio avviene in corrispondenza di faglie, fratture lungo le quali si muovono le placche tettoniche. La scala con cui si misura l’intensità di questi eventi è quella di magnitudo, spesso rappresentata dalla scala Richter, che fornisce un’indicazione numerica della potenza del sisma.
Le cause principali dei terremoti risiedono nei movimenti tettonici, nel vulcanismo o nel crollo di cavità sotterranee. In alcuni casi, possono essere innescati anche da attività umane, come l’estrazione mineraria o la costruzione di dighe. In Italia, la posizione geologica del Paese lo rende particolarmente vulnerabile: la penisola si trova infatti tra la placca euroasiatica e quella africana, che esercitano una continua pressione l’una sull’altra, provocando movimenti del suolo anche significativi.
Perché è importante monitorare i terremoti anche se di bassa intensità
Anche i terremoti di lieve entità possono rappresentare un segnale importante. Eventi sismici con magnitudo inferiore a 3.0, spesso definiti “micro-terremoti”, sono frequenti e generalmente non provocano danni. Tuttavia, la loro osservazione è fondamentale per gli esperti di sismologia, poiché possono costituire un indizio di attività sismica più ampia o in corso.
Queste scosse leggere, sebbene non siano percepite sempre dalla popolazione, aiutano a delineare l’evoluzione del comportamento delle faglie. In tal modo, gli istituti di monitoraggio sismico, come l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV), possono aggiornare costantemente le mappe del rischio sismico e affinare i modelli previsionali.