Caso Garlasco: Nuovi Sviluppi sul Delitto di Chiara Poggi, Tre Interrogatori Cruciali Riaccendono l’Indagine
Il 20 maggio 2025, il caso dell’omicidio di Chiara Poggi torna al centro dell’attenzione mediatica e giudiziaria.
A distanza di quasi due decenni dai tragici fatti accaduti il 13 agosto 2007 a Garlasco, la Procura di Pavia avvia una nuova fase investigativa che potrebbe cambiare radicalmente le prospettive del caso. In un clima di forte tensione e con la città avvolta dalla pioggia, si svolgono interrogatori chiave che coinvolgono tre figure fondamentali nella vicenda.
Tre Interrogatori in Contemporanea in Sedi Diverse
Nel primo pomeriggio di martedì 20 maggio, precisamente alle ore 14:00, iniziano tre interrogatori simultanei in tre diverse località. Andrea Sempio, amico della vittima e già menzionato in passato come possibile “colpevole alternativo”, si presenta in Procura a Pavia per essere ascoltato dagli inquirenti.
Contemporaneamente, anche Alberto Stasi, ex fidanzato di Chiara Poggi e attualmente in regime di semilibertà, si trova nello stesso edificio giudiziario. Stasi, condannato in via definitiva per l’omicidio, continua a professare la propria innocenza.
Il terzo interrogato è Marco Poggi, fratello della vittima, che partecipa all’udienza in videoconferenza dalla città di Venezia. Marco era anche amico di Sempio, un dettaglio che oggi torna a essere rilevante alla luce dei nuovi elementi investigativi.
Focus Sugli Alibi e Sugli Eventi del 13 Agosto 2007
Il pubblico ministero Luca Tescaroli, insieme al suo team di magistrati, concentra l’attenzione su alcune zone d’ombra ancora irrisolte della vicenda. Gli interrogati vengono sollecitati a ricostruire con precisione gli avvenimenti del giorno dell’omicidio, in particolare riguardo le telefonate effettuate in via Pascoli — dove si trovava la casa di Chiara — e le eventuali incongruenze riscontrate negli alibi forniti all’epoca.
Uno degli elementi più discussi è lo scontrino del parcheggio di Vigevano, già al centro di polemiche nel corso dei processi passati. Questo documento potrebbe giocare un ruolo cruciale nel chiarire i movimenti dei sospettati nella giornata del delitto.
Nuove Perquisizioni e Ricerche dell’Arma del Delitto
Parallelamente agli interrogatori, i carabinieri sono impegnati in nuove ricerche sul possibile strumento del delitto. L’attenzione si concentra su un canale a Tromello, località situata nelle vicinanze di Garlasco, dove i militari stanno cercando un martello che potrebbe essere l’arma utilizzata per colpire Chiara Poggi.
Contemporaneamente, vengono effettuate perquisizioni nelle abitazioni di Andrea Sempio, dei suoi genitori e di alcuni suoi amici, tra cui Roberto Freddi e Mattia Capra. La scoperta di un martello “interessante”, come lo definiscono fonti vicine agli investigatori, potrebbe aprire nuove prospettive, specialmente se dovessero emergere tracce genetiche compatibili con la scena del crimine.
Il Parere del Genetista Luciano Garofano
L’ex generale del RIS di Parma, il genetista Luciano Garofano, interviene sulla vicenda sottolineando l’importanza di un profilo genetico maschile ancora non attribuito con certezza. Garofano parla dell’esistenza di un DNA maschile rilevato sul luogo del delitto, che potrebbe non appartenere a Stasi e che rafforzerebbe l’ipotesi dell’esistenza di un colpevole alternativo.
“Ci sono elementi genetici che vanno ancora interpretati correttamente”, afferma Garofano, ribadendo la necessità di un’analisi attenta e scientifica dei nuovi reperti per evitare errori giudiziari già visti in passato.
L’Avvocato di Stasi: “Pronti a Collaborare”
Poco prima di entrare nel Palazzo di Giustizia, il legale di Alberto Stasi, l’avvocato Antonio De Rensis, rilascia alcune dichiarazioni ai giornalisti presenti. “Siamo qui per rispondere a tutte le domande. Non sappiamo se questa vicenda potrà essere completamente riscritta, ma lavoriamo con fiducia per ridisegnarla”, afferma De Rensis, lasciando intendere una volontà collaborativa da parte del suo assistito.