mercoledì, Settembre 10

Colpo di scena in Calabria! Mimmo Lucano dichiarato incandidabile

 

La decisione dei tribunali

Domenico “Mimmo” Lucano

, ex sindaco di Riace ed europarlamentare, non potrà correre alle prossime elezioni regionali in Calabria. Le commissioni elettorali dei tribunali di Reggio Calabria e Cosenza hanno stabilito la sua incandidabilità in base alla legge Severino, a seguito della condanna a 18 mesi per falso nel processo Xenia, riguardante presunti illeciti nella gestione dell’accoglienza dei migranti a Riace.

Il ricorso dei legali

I difensori di Lucano, gli avvocati Andrea Daqua e Giuliano Saitta, hanno immediatamente presentato ricorso alle Corti d’appello di Reggio Calabria e Catanzaro, chiedendo il reinserimento del loro assistito nelle liste di Avs. Secondo la loro interpretazione, il reato contestato non rientrerebbe tra quelli che la legge Severino considera ostativi alla candidatura.

La vicenda da sindaco di Riace

Non è la prima volta che la condanna incide sul percorso politico di Lucano. Lo scorso 1° luglio il Tribunale civile di Locri aveva già dichiarato la sua decadenza da sindaco di Riace, accogliendo un ricorso della Prefettura di Reggio Calabria. Lucano ha però mantenuto la carica in attesa della decisione della Corte d’appello, prevista per gennaio, e successivamente della Cassazione.

Le parole di Mimmo Lucano

«C’è un filo conduttore che parte dalla vicenda penale, continua con la decadenza e oggi arriva fino all’applicazione della legge Severino – ha dichiarato Lucano –. Questa situazione un po’ mi spegne l’entusiasmo, ma abbiamo già fatto ricorso. Continuerò comunque a sostenere con convinzione la lista Avs e la candidatura di Pasquale Tridico. Per la prima volta il centrosinistra è unito e questa rappresenta una speranza per la Calabria».

Un nodo politico aperto

L’incandidabilità di Lucano agita dunque la campagna elettorale calabrese, dove il centrosinistra puntava anche sul suo nome per dare forza alla lista Avs. Ora sarà la magistratura a decidere se l’esclusione sarà definitiva o se l’ex sindaco di Riace potrà tornare in corsa. Intanto resta il nodo politico: quanto peserà questa vicenda sull’unità e sulle speranze del fronte progressista in vista del voto?

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