“Indagata”. La notizia che scuote il governo, le accuse
La notizia che in queste ore sta creando grande clamore politico e istituzionale riguarda Giusi Bartolozzi, attuale capo di gabinetto del ministro della Giustizia Carlo Nordio.
La Procura di Roma ha deciso di iscriverla nel registro degli indagati con l’accusa di aver reso false dichiarazioni al pubblico ministero, reato previsto dall’articolo 371 bis del codice penale. Una vicenda che rischia di avere conseguenze non soltanto sul piano giudiziario, ma anche su quello politico, considerando la posizione di rilievo che Bartolozzi ricopre all’interno del Ministero.
Le accuse contro Bartolozzi
Secondo quanto trapelato dagli ambienti giudiziari, l’iscrizione a carico di Bartolozzi è collegata alle sue dichiarazioni rese davanti al Tribunale dei ministri. In quella sede, alcune parti della sua versione sono state giudicate “inattendibili” e addirittura “mendaci”. Le contestazioni riguardano la gestione del caso Osama Almasri, cittadino libico rimpatriato nel suo Paese il 21 gennaio 2025.
Le accuse si concentrano in particolare su presunte responsabilità legate a omissione di atti d’ufficio e a un possibile favoreggiamento. Il procedimento si inserisce quindi in un quadro delicato, che coinvolge direttamente anche il ministro Nordio e che potrebbe avere importanti ripercussioni politiche.
Il caso Almasri e il rimpatrio in Libia
Per comprendere meglio la vicenda, occorre ricostruire i passaggi centrali del cosiddetto “caso Almasri”. Il 21 gennaio 2025, infatti, l’uomo è stato rimpatriato in Libia dopo essere stato scarcerato in Italia. Un’operazione che ha sollevato interrogativi e polemiche, soprattutto in merito alla tempestività delle decisioni e al rispetto delle procedure internazionali.