“Non l’ha fatto da solo”: Spunta un complice nell’orrore dell’omicidio di Ilaria Sula
Le indagini sul brutale omicidio di Ilaria Sula, la studentessa ventiduenne uccisa a coltellate a Roma, si stanno concentrando su un aspetto cruciale: Mark Samson, ex fidanzato della vittima e principale sospettato, non avrebbe agito da solo.
Le autorità, infatti, sospettano con forza che l’uomo sia stato aiutato da un parente stretto, presumibilmente di sesso maschile, nella fase successiva al delitto, ovvero quella dell’occultamento del cadavere.
Il sopralluogo della polizia scientifica e i primi indizi
Mercoledì mattina, gli agenti della polizia scientifica hanno effettuato un accurato sopralluogo all’interno dell’appartamento di via Homs, situato nel quartiere Africano della Capitale, dove si è consumato il femminicidio. Durante l’ispezione dell’abitazione, sono stati rinvenuti e sequestrati numerosi oggetti che potrebbero rivelarsi fondamentali per chiarire le dinamiche dell’omicidio e l’eventuale coinvolgimento di altri soggetti. Tra gli elementi raccolti, figurano alcuni capi d’abbigliamento e altri effetti personali che potrebbero contenere tracce biologiche utili per gli accertamenti scientifici.
Il ruolo del possibile complice e le ipotesi degli investigatori
Secondo quanto riportato da fonti investigative, Mark Samson, dopo aver compiuto il delitto, avrebbe avuto bisogno di un aiuto concreto per spostare il corpo senza vita di Ilaria. L’ipotesi più accreditata è che un uomo a lui vicino, forse un parente stretto, lo abbia supportato nel carico del cadavere e nel trasporto verso il luogo in cui è stato ritrovato.
Il corpo della giovane donna è stato scoperto in una scarpata nei pressi del Monte Guadagnolo, nel territorio montano di Capranica Prenestina, una località distante diversi chilometri dal luogo del delitto. Gli inquirenti ritengono che la vittima sia stata trasportata in automobile e poi gettata nel dirupo nel tentativo di ostacolare il ritrovamento e le indagini.
I rilievi sulla scena del crimine e gli sviluppi investigativi
L’appartamento in via Homs è stato completamente passato al setaccio dagli esperti della scientifica. Sono stati eseguiti rilievi con l’utilizzo di reagenti chimici per individuare tracce ematiche non visibili a occhio nudo, oltre che impronte e altri elementi utili per ricostruire le ultime ore di vita di Ilaria Sula.