L’infezione provocata da questo batterio si chiama listeriosi. Nelle persone sane, può manifestarsi con sintomi lievi, simili a quelli di un’influenza: febbre, dolori muscolari, nausea e diarrea. Tuttavia, nei soggetti più vulnerabili – anziani, neonati, donne in gravidanza e persone con sistema immunitario compromesso – può causare complicazioni molto serie, come meningite, sepsi e, nei casi più gravi, la morte.
Cosa fare se hai acquistato il tramezzino segnalato
Le autorità sanitarie italiane raccomandano di non consumare assolutamente il tramezzino appartenente al lotto richiamato. Anche se il prodotto appare in buone condizioni e non presenta segni evidenti di deterioramento, il rischio microbiologico è reale.
Chi avesse acquistato il prodotto deve restituirlo al punto vendita dove è stato acquistato, dove potrà ottenere il rimborso o la sostituzione. Inoltre, in caso di sintomi sospetti comparsi dopo il consumo del prodotto, è essenziale consultare immediatamente un medico, specificando di aver ingerito un alimento potenzialmente contaminato da Listeria monocytogenes.
Il ruolo del Ministero della Salute nei richiami alimentari
Questo nuovo richiamo si inserisce all’interno delle regolari attività di monitoraggio e controllo condotte dal Ministero della Salute, in collaborazione con le aziende produttrici e la rete di distribuzione alimentare. Ogni anno, decine di prodotti vengono ritirati dal mercato per proteggere i consumatori da rischi igienico-sanitari.
Gli avvisi di richiamo vengono pubblicati sul portale ufficiale del Ministero, nella sezione dedicata alla sicurezza alimentare. È possibile consultare in tempo reale l’elenco aggiornato dei prodotti ritirati, con dettagli su lotto, marchio, motivazioni del ritiro e raccomandazioni per i consumatori.
Come prevenire i rischi alimentari da Listeria
Per proteggersi dal rischio di infezioni alimentari come la listeriosi, è importante adottare alcune buone pratiche igieniche nella gestione dei cibi, specialmente quelli pronti al consumo. Tra le principali raccomandazioni:
Controllare sempre le etichette e le date di scadenza;
Conservare correttamente gli alimenti in frigorifero, rispettando le temperature consigliate;
Evitare il consumo di prodotti pronti non appena si sospetta un deterioramento;
Informarsi sui richiami alimentari consultando i siti ufficiali, soprattutto se si appartiene a una categoria a rischio;
Lavare regolarmente mani, utensili e superfici dopo aver manipolato cibi crudi o confezionati.