La missione Aspides, guidata dall’Unione Europea dal 2024 e attualmente a comando italiano con il contrammiraglio Andrea Quondamatteo, ha l’obiettivo di proteggere la libertà di navigazione nelle acque strategiche del Mar Rosso, Golfo di Aden, Mar Arabico, Golfo Persico e Golfo di Oman.
Nell’area, cinesi e tedeschi sono entrambi presenti per monitorare gli attacchi degli Houthi, milizia sostenuta dall’Iran che da mesi colpisce le navi mercantili con droni e razzi.
Un incidente che complica i rapporti diplomatici
L’attacco arriva a pochi giorni dalla visita in Germania del ministro degli Esteri cinese Wang Yi, durante la quale si è discusso con toni duri anche della questione delle terre rare. L’episodio rischia ora di precipitare i rapporti tra le due potenze.
Le autorità tedesche stanno analizzando le dinamiche precise, ma fonti interne confermano che episodi simili si sarebbero già verificati in passato, aumentando i timori per un’escalation tecnologica e militare tra Cina e UE in una delle aree più calde del pianeta.
Nuovi dettagli sull’aereo colpito: “Occhio volante” civile-militare
L’aereo coinvolto nell’attacco era un Beechcraft King Air 350 noleggiato per la missione, pilotato da civili con personale militare a bordo, definito “occhio volante” per la sua capacità di sorveglianza a lungo raggio. Il portavoce del ministero della Difesa tedesco ha confermato che il velivolo stava conducendo un volo operativo di routine nel Mar Rosso, quando è stato colpito da un laser senza preavviso da parte di una fregata cinese, già nota alle forze tedesche per precedenti contatti nella zona.
Violazione del protocollo di emergenza
Contrariamente alla prassi abituale, la nave cinese non ha segnalato l’azione tramite la frequenza di emergenza condivisa. Una mancanza grave, secondo Berlino, che accusa la Cina di aver consapevolmente messo in pericolo la vita dei suoi soldati. Dopo l’incidente, l’aereo è rientrato alla base di Gibuti senza feriti, ma la tensione è esplosa.
I precedenti: laser cinesi già usati contro gli USA
Non si tratta di un episodio isolato
: nel 2018, alcuni laser provenienti da una base cinese a Gibuti avrebbero colpito aerei militari americani, provocando ferite lievi a diversi piloti. All’epoca, Washington protestò ufficialmente, ma Pechino negò ogni responsabilità.
Diplomazia tesa e ruolo dell’ambasciatore Deng Hongbo
L’ambasciatore cinese in Germania, Deng Hongbo (in carica da ottobre 2024), è stato convocato d’urgenza. «Non accetteremo che i soldati tedeschi siano messi a rischio», hanno dichiarato fonti diplomatiche. Il messaggio trasmesso è stato chiaro: le azioni della Cina sono state del tutto inaccettabili.
La presenza militare cinese a Gibuti
La Cina ha una base militare a Gibuti dal 2017, a poca distanza da quella statunitense. È il primo avamposto d’oltremare della marina cinese. Nella missione Aspides partecipano fino a 700 soldati tedeschi, con compiti di sorveglianza, scorta e protezione delle rotte marittime europee.