sabato, Aprile 19

Caso Paganelli, poco fa la decisione ufficiale su Dassilva

Un nuovo sviluppo nel caso dell’omicidio di Pierina Paganelli

Il caso dell’omicidio di Pierina Paganelli, avvenuto a Rimini nell’autunno del 2023, torna oggi sotto i riflettori con una rilevante novità giudiziaria. La donna, 78 anni, è stata brutalmente assassinata nella notte tra il 2 e il 3 ottobre 2023 nel garage del suo condominio in via del Ciclamino. L’unico indagato per questo efferato delitto è Louis Dassilva, un uomo di origini senegalesi di 35 anni, residente nello stesso stabile della vittima.

Oggi, 14 aprile 2025, il giudice per le indagini preliminari del tribunale di Rimini ha rigettato l’istanza di revoca della custodia cautelare in carcere avanzata dai legali dell’uomo. Louis Dassilva rimane dunque detenuto, in attesa di nuovi sviluppi nell’indagine che ha scosso profondamente la comunità riminese.

Il ritrovamento del corpo e l’inizio delle indagini

Il cadavere di Pierina Paganelli è stato scoperto la mattina del 4 ottobre 2023, intorno alle ore 8:30. A trovare la donna priva di vita è stata la nuora, Manuela Bianchi, all’interno del garage condominiale dove la vittima era solita recarsi. L’anziana presentava ben 29 ferite da taglio, una violenza che ha immediatamente fatto ipotizzare un omicidio premeditato o dettato da motivi particolarmente gravi.

I soccorritori, giunti sul posto dopo la chiamata di emergenza, non hanno potuto fare altro che constatare il decesso dell’anziana signora. Fin da subito, le indagini si sono concentrate su un ristretto numero di persone vicine alla vittima, tra cui appunto il vicino di casa Louis Dassilva.

Dassilva: il principale e unico sospettato

Louis Dassilva è stato arrestato il 16 luglio 2024, nove mesi dopo il delitto. Gli investigatori, coordinati dalla Procura della Repubblica di Rimini, hanno seguito numerose piste, ma alla fine l’attenzione si è focalizzata sul 35enne, la cui posizione è rimasta al centro delle indagini.

Dassilva viveva nel medesimo complesso residenziale della signora Paganelli, e alcuni elementi emersi nel corso degli accertamenti tecnici e delle testimonianze lo hanno portato a essere l’unico indagato, al momento, per il brutale omicidio.

Secondo quanto trapelato, tra gli elementi su cui si basa l’accusa ci sarebbero alcune incongruenze nei movimenti dell’indagato nelle ore precedenti e successive al delitto, oltre a dati estratti da dispositivi elettronici a lui appartenenti. Su questi device, al momento sequestrati, è in corso una perizia tecnica disposta dal giudice.

Continua a leggere per scoprire maggiori dettagli.