La crescente pressione lo avrebbe spinto a valutare le dimissioni come unica via d’uscita, per proteggere la propria credibilità. Fonti vicine al Tesoro parlano di un possibile futuro ruolo alla Federal Reserve, dove Bessent potrebbe riabilitarsi in un contesto più tecnico e meno esposto alla volatilità politica.
Preoccupazione per le fasce più deboli
La revisione delle sue posizioni sarebbe legata anche all’impatto sociale delle misure: le tariffe colpiscono principalmente beni di largo consumo a basso costo, penalizzando le fasce più vulnerabili della popolazione americana. Secondo Ruhle, Bessent è «perfettamente consapevole del danno sociale» e avrebbe espresso più volte il timore di diventare il capro espiatorio di una crisi annunciata.
Per ora non ci sono comunicazioni ufficiali, ma l’ipotesi di dimissioni si fa sempre più concreta. Se confermata, segnerebbe una nuova frattura interna all’amministrazione Trump sul fronte economico, proprio nel momento in cui le tensioni commerciali rischiano di innescare una reazione a catena su scala globale.