Un giallo che non smette di sorprendere
A 18 anni dall’omicidio di Chiara Poggi, il caso di Garlasco continua a generare dubbi e colpi di scena. La Procura ha deciso di prorogare l’incidente probatorio, determinata ad approfondire ogni dettaglio emerso nella nuova inchiesta che vede indagato Andrea Sempio, amico del fratello della vittima.
Le nuove rivelazioni in tv
Nella trasmissione Quarta Repubblica, andata in onda su Rete 4, sono stati diffusi due elementi inediti portati alla luce dall’avvocato Antonio De Rensis, difensore di Alberto Stasi. Non si parla più soltanto del Dna trovato sul pollice di Chiara e delle tracce femminili non attribuibili alla vittima, ma di particolari che potrebbero riaprire la discussione sul ruolo di Stasi, condannato a 16 anni e in carcere da dieci.
L’alibi di Stasi
Secondo De Rensis, l’alibi dell’ex studente non sarebbe mai stato considerato pienamente: «È stato accertato che Stasi nel cuore della mattinata stava lavorando alla sua tesi. Non solo non ha mentito, ma svolgeva un’attività intellettualmente significativa, con continuità, davanti al computer».