Il legale respinge ogni ipotesi alternativa: “L’omicida è uno solo, lo dicono anche le fotografie delle macchie di sangue. Chi cerca di riscrivere la storia dovrà scontrarsi con perizie e consulenze che confermano dati oggettivi.”
“La famiglia Poggi ha cercato la verità per sette anni, ora è sola”
Tizzoni denuncia anche un clima di delegittimazione: “Dopo anni di processi, ricorsi alla Corte europea e revisioni archiviate, leggere che i Poggi non vogliono la verità è imbarazzante. L’hanno cercata per sette anni nelle aule di tribunale, ascoltando ogni perizia. Ora lo Stato li lascia soli.”
Sempio convocato, la difesa: “Stiamo affilando le armi”
Intanto, l’avvocato Massimo Lovati, difensore di Andrea Sempio, commenta l’invito a comparire per il suo assistito: “Stiamo affilando le armi che ci offre il codice. L’interrogatorio, fissato per il 20 maggio, arriva prima ancora dell’incidente probatorio: è un’anomalia.”
Alla stessa ora, a Pavia, sarà ascoltato come testimone assistito Alberto Stasi. In parallelo, i carabinieri sentiranno Marco Poggi, fratello di Chiara, oggi residente a Venezia. Si preannuncia una settimana decisiva per il futuro giudiziario del caso Garlasco.
Tra verità accertate e nuove ombre, la battaglia legale sul delitto di Chiara Poggi è tutt’altro che finita.