L’attenzione si concentra ora su uno degli elementi chiave dell’alibi di Sempio: lo scontrino del parcheggio a Vigevano, che indicherebbe la sua presenza fuori casa nella fascia oraria in cui Chiara Poggi è stata uccisa. Tuttavia, gli inquirenti vogliono capire se Antonio possa aver avuto una visione diretta o indiretta su quegli orari, o se esistano discrepanze nelle dichiarazioni rilasciate dalla madre di Sempio nel corso degli anni.
Daniela Ferrari, infatti, aveva fornito orari molto precisi in alcune interviste, specificando di essere rientrata alle 9:50 e di aver dato le chiavi dell’auto al figlio alle 9:55. Dettagli che oggi appaiono meno solidi, anche a causa del comportamento visibilmente scosso della donna alla semplice menzione del nome “Antonio”.
Le domande ancora aperte
- Cosa ha detto Antonio ai magistrati?
- Perché la madre di Sempio ha avuto una reazione così emotiva?
- È possibile che Antonio sappia qualcosa che possa minare l’alibi del figlio?
- Ci sono elementi nelle vecchie indagini che non erano stati considerati abbastanza a fondo?
Un caso che non trova pace
Il caso Garlasco continua a sollevare dubbi, ombre e nuove piste investigative. Nonostante la condanna definitiva di Alberto Stasi e la sua recente ammissione al regime di semilibertà, le nuove prove scientifiche e testimoniali stanno spingendo la Procura di Pavia a riesaminare ogni dettaglio dell’inchiesta. L’obiettivo è fare chiarezza su uno dei casi più discussi e controversi della cronaca italiana recente.