L’addio al “Pippo nazionale”
La televisione italiana saluta Pippo Baudo, scomparso il 16 agosto 2025 a 89 anni. Un dolore che attraversa generazioni: per oltre mezzo secolo è stato la voce, il volto e la liturgia del varietà italiano. Eleganza, autorevolezza, ironia e calore: un linguaggio che ha reso la tv un rito collettivo, familiare, rassicurante.
Gli ultimi istanti: dove e con chi
Secondo quanto si apprende, Baudo si è spento serenamente in ospedale, al Campus Biomedico di Roma, circondato dagli affetti più cari e con il conforto dei sacramenti. Un congedo discreto, nel segno della fede e della famiglia, lontano dai riflettori che lo hanno accompagnato per tutta la vita professionale. Accanto, le persone di sempre: chi lo ha sostenuto negli anni e chi ne ha custodito la quotidianità.
Il dolore di un intero mondo dello spettacolo
Attori, cantanti, conduttori, tecnici: il cordoglio è corale. In molti lo definiscono un maestro generoso, capace di consigliare senza imporsi, di proteggere senza soffocare. Decine di messaggi ricordano lo stile inconfondibile, la perizia nel tenere insieme spettacolo e rigore, e quella mano tesa ai giovani che hanno trovato in lui un riferimento.
Una carriera che ha fatto scuola
Da Domenica In a Fantastico, passando per Canzonissima, Baudo ha scritto la grammatica della tv generalista. Soprattutto ha scolpito il Festival di Sanremo: 13 conduzioni, in sette casi anche da direttore artistico, trasformando la kermesse in un evento capace di fermare il Paese. La sua regia umana dei palchi, dei tempi, delle emozioni è rimasta un modello.