Nuovi audio riaccendono il caso Garlasco
. Le parole pronunciate da Andrea Sempio in un’intercettazione del febbraio 2017 stanno facendo il giro dei media: “C’è in ballo trent’anni di galera”. Il contesto è quello delle indagini sull’omicidio di Chiara Poggi, avvenuto a Garlasco nel 2007, per cui è stato condannato in via definitiva Alberto Stasi.
15 giorni di intercettazioni, poi l’archiviazione
Sempio venne intercettato per quindici giorni consecutivi, tra casa, cellulare e auto, su ordine della Procura di Pavia. Tuttavia, all’epoca i PM guidati da Mario Venditti decisero per l’archiviazione, ritenendo non rilevanti le conversazioni captate. Oggi, quegli audio tornano sotto i riflettori, in particolare grazie al lavoro di Adnkronos, che ne ha pubblicato ampi estratti inediti.
“Fatto a me domanda di genetica…”: i dubbi sugli interrogatori
In un passaggio chiave, Sempio commenta così l’interrogatorio ricevuto:
“Fatto a me domanda di genetica su come funziona il DNA… non sono un genetista, non sono un avvocato… io aspetto, direi, e poi… che cosa è successo…”
Parole spezzate, frasi confuse, sempre accompagnate da musica di sottofondo in auto. Ma gli inquirenti non le ritennero determinanti.
La frase sullo scontrino: “Ne abbiamo cannata una”
Altro audio cruciale riguarda l’alibi di Sempio per il giorno del delitto. Vediamolo insieme.