Dal Nazareno trapela irritazione. «FdI festeggia l’astensione, noi celebriamo chi ha votato», insiste Schlein, rivendicando l’impegno «senza tatticismi» su lavoro e cittadinanza. Ma tra i dirigenti PD cresce il timore che la narrazione del doppio KO resti appiccicata al brand progressista in vista delle Politiche 2027.
Landini e il fronte sindacale
Alla delusione referendaria si somma l’autocritica di Maurizio Landini: «Abbiamo perso perché non siamo arrivati alle periferie». Il leader CGIL è stato subito additato come “grande sconfitto” dagli avversari. E mentre le vignette sui “14 milioni inutili” spopolano, il sindacato studia un nuovo percorso legislativo sulle stesse materie, consapevole che «il Parlamento resta l’unica via».
Prossime tappe: politiche e piazze
Gli strateghi dem puntano ora su una campagna estiva nei territori, con focus su caro‑vita e sanità, per invertire la rotta. Al contrario, FdI è determinata a consolidare la narrativa dell’“opposizione perdente”, proponendosi come partito della «stabilità e dei risultati». Tutto mentre la Lega e Forza Italia si contendono spazio mediatico in vista della sessione di bilancio.