Tuttavia, la sua partenza ha inevitabilmente sollevato dubbi e perplessità nell’opinione pubblica. Perché lasciare il Paese in un momento così delicato? È una fuga o semplicemente un tentativo di allontanarsi dal clamore mediatico? Le autorità, per ora, non sembrano preoccupate, ma la scelta resta oggetto di discussione.
L’esclusione definitiva del suicidio
Un elemento che ha inciso fortemente sulla direzione delle indagini è stato l’esito della superperizia effettuata dopo una seconda autopsia. Gli esperti hanno escluso con decisione l’ipotesi che Liliana Resinovich possa essersi tolta la vita. Le modalità del ritrovamento del cadavere, le condizioni del corpo e le evidenze raccolte nel bosco triestino, indicano piuttosto una dinamica violenta.
Questo ha portato a una revisione dell’intero impianto investigativo. Se inizialmente si era parlato di una possibile fuga volontaria o di un gesto estremo della donna, oggi gli inquirenti sono convinti che si tratti di un delitto. E in questo contesto, ogni dettaglio assume un peso significativo.
Un passato difficile e un rapporto complicato
Il rapporto tra Liliana e il marito non era esente da tensioni. Alcuni conoscenti della coppia hanno raccontato di litigi frequenti e di un clima domestico non sempre sereno. C’erano anche voci di un possibile allontanamento da parte della donna, che avrebbe voluto prendere le distanze da una relazione che forse non sentiva più sua. Questi elementi, ancora da verificare in modo approfondito, potrebbero fornire un ulteriore contesto al movente.
Inoltre, è emerso che Resinovich si era avvicinata a un’altra persona prima della sua scomparsa. Questo dettaglio, noto già da tempo, aveva alimentato sospetti e speculazioni, ma fino ad oggi non aveva trovato un riscontro investigativo concreto. Ora, però, rientra tra i tanti tasselli che compongono il complesso mosaico di questa vicenda.
Un’inchiesta ancora aperta
Nonostante i progressi delle indagini, il caso Resinovich resta aperto e ricco di incognite. I magistrati continuano a esaminare ogni elemento con grande attenzione, consapevoli della delicatezza del caso e della pressione mediatica che lo circonda. I risultati delle analisi sugli abiti di Visintin potrebbero fornire un punto di svolta, ma occorrerà attendere ulteriori riscontri scientifici per avere conferme definitive.
Nel frattempo, la comunità triestina, e non solo, resta in attesa di verità e giustizia. L’eco di questa tragedia ha superato i confini regionali e continua a suscitare emozione e indignazione.