Parole accolte con entusiasmo dalla platea, composta da militanti del M5S, delegazioni del Partito Democratico, di +Europa e di Alleanza Verdi e Sinistra. Tuttavia, la manifestazione, nata come evento “apartitico”, ha assunto presto i contorni di un’iniziativa politica vera e propria, con slogan e cartelli contro il governo Meloni.
La sorpresa: in piazza anche Fratelli d’Italia
Ma la vera sorpresa è arrivata poco dopo. Tra i partecipanti alla manifestazione, infatti, si sono visti anche alcuni rappresentanti di Fratelli d’Italia, il partito di Giorgia Meloni. Presenti i capigruppo Lucio Malan e Galeazzo Bignami, insieme ai deputati Giovanni Donzelli e Augusta Montaruli. Una presenza che ha spiazzato i promotori dell’evento e, secondo alcuni osservatori, ha “mandato in frantumi i piani rossi” di Conte, trasformando la piazza in un momento di confronto bipartisan inatteso.
“Questa è la piazza di tutti, non di un solo partito”, ha provato a precisare Conte dal palco, cercando di smorzare le tensioni. Ma la presenza dei deputati meloniani ha inevitabilmente spostato il baricentro mediatico dell’evento.
Gli interventi di Fratoianni e Gabanelli
Tra gli interventi più applauditi anche quello di Nicola Fratoianni, leader di Alleanza Verdi e Sinistra: “Serve un salto di qualità da parte di chi governa la Rai. Quando alle parole di solidarietà non seguono atti concreti, c’è da preoccuparsi. Il Paese scivola ogni anno più in basso nelle classifiche sulla libertà di stampa”.
In collegamento video è intervenuta anche Milena Gabanelli, storica collega e amica di Ranucci: “A Report abbiamo lavorato dieci anni senza tutela legale, mossi solo dalla passione e dalla fiducia nel servizio pubblico. Ma rischiare di essere colpiti per aver fatto il proprio dovere è inaccettabile. Mi auguro che simili episodi non si ripetano mai più”.
Un messaggio trasversale
La giornata si è chiusa tra applausi e riflessioni. Pur tra polemiche e sorprese, la manifestazione ha lanciato un messaggio chiaro: la difesa della libertà di stampa non può essere appannaggio di un solo schieramento. Ma la presenza di esponenti di Fratelli d’Italia ha messo in difficoltà l’ex premier, costringendolo a ricalibrare il tono e a difendere l’idea di una piazza “per tutti”.
Una piazza che, per un giorno, ha unito avversari storici nel nome del giornalismo libero — anche se, politicamente, il confine tra solidarietà e propaganda resta più sottile che mai.
















