sabato, Settembre 6

Flotilla per Gaza costretta a tornare in porto: “Venti oltre 30 nodi e temporale, nuova partenza oggi”

La spedizione, che mira a forzare il blocco navale imposto da Israele e portare aiuti umanitari alla popolazione della Striscia, è stata fermata da un violento temporale con venti oltre i 30 nodi che ha reso impossibile proseguire verso la Tunisia.

La nota degli organizzatori

«A causa delle condizioni meteorologiche pericolose abbiamo effettuato una prova in mare e poi siamo tornati in porto per far passare il temporale – si legge in un comunicato diffuso dal Global Sumud Flotilla –. Affrontando venti superiori ai 30 nodi e la natura imprevedibile del Mediterraneo, abbiamo deciso di rientrare per garantire la sicurezza dei partecipanti e il successo della missione».

Rientro a Barcellona e nuova partenza

La tempesta ha colpito la costa catalana, costringendo le imbarcazioni a riparare nel porto di Barcellona. La sosta forzata ha permesso anche alcuni interventi tecnici sulle barche coinvolte. La nuova partenza è prevista per oggi pomeriggio, con destinazione Tunisia, prima tappa verso Gaza.

La tensione con Israele

Il progetto è da giorni sotto i riflettori della politica internazionale. Il ministro della Sicurezza Nazionale israeliano, Itamar Ben-Gvir, ha dichiarato che la Flotilla sarà trattata come un atto ostile: «Gli attivisti vanno considerati terroristi. Saranno rinchiusi nelle carceri riservate ai palestinesi accusati di terrorismo. Devono capire che aiutare il terrorismo ha un prezzo».

Un viaggio sotto pressione

L’iniziativa, che coinvolge centinaia di attivisti provenienti da diversi Paesi, è vista come una sfida diretta al blocco navale israeliano. L’arresto per maltempo ha per ora ritardato la missione, ma i promotori ribadiscono la volontà di raggiungere Gaza per consegnare beni di prima necessità e lanciare un messaggio politico contro l’assedio.

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