sabato, Aprile 19

“Caso garlasco”: cambia tutto sulla perizia, cosa sta succedendo

Resta in carica Luciano Garofano, respinta la richiesta di ricusazione

Mentre Giardina è stato rimosso, la gip ha invece respinto la richiesta di ricusazione avanzata dalla difesa di Alberto Stasi nei confronti di Luciano Garofano. L’ex comandante dei Ris di Parma resta dunque nel team come consulente tecnico per la parte che rappresenta Andrea Sempio.

Secondo la giudice, non sussistono elementi sufficienti per giustificare l’estromissione di Garofano, nonostante la difesa dell’ex fidanzato della vittima avesse sollevato dubbi sulla sua presenza nella villetta di via Pascoli durante i rilievi tecnici effettuati all’epoca del delitto. La giudice ha quindi confermato la legittimità della sua presenza nel pool di esperti.

Tutti i consulenti ammessi alle nuove analisi genetiche

Con la nuova composizione del team peritale, tutte le parti avranno i propri rappresentanti nelle attività genetiche future. Oltre ad Albani e Marchigiani, saranno presenti anche Garofano per la parte di Sempio, Marzio Capra per la famiglia Poggi, e il genetista Ugo Ricci per la difesa di Alberto Stasi.

Il materiale biologico da esaminare comprende campioni ritrovati sulle unghie di Chiara Poggi, che potrebbero contenere tracce utili all’individuazione dell’aggressore. Si tratta di una fase investigativa cruciale per fare luce, una volta per tutte, sull’identità dell’autore del brutale omicidio.

Un caso ancora irrisolto dopo quasi due decenni

L’omicidio di Chiara Poggi è avvenuto nel pieno dell’estate del 2007 e ha sconvolto l’opinione pubblica italiana. Alberto Stasi, all’epoca fidanzato della giovane, è stato condannato in via definitiva a 16 anni di reclusione per il delitto, dopo un lungo iter giudiziario fatto di assoluzioni e condanne in appello.

Negli ultimi anni, però, nuove evidenze e richieste da parte della famiglia Poggi hanno spinto la magistratura a riaprire il fascicolo, con il sospetto che possano esserci altre responsabilità. L’attenzione investigativa si è spostata su Andrea Sempio, il quale non è mai stato formalmente indagato durante le prime fasi del procedimento ma il cui DNA sarebbe stato ritenuto meritevole di ulteriori verifiche.

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