Famiglia nel bosco, Nathan oltre un’ora dagli avvocati: “Viviamo un brutto sogno”

L’auspicio è che il ricongiungimento possa avvenire prima delle festività natalizie, anche sotto la supervisione dei servizi sociali. «La giurisdizione si esercita nell’avere giustizia – ha dichiarato l’avvocato Femminella –. Troppe notizie stanno uscendo e sono sbagliate, fuorvianti, persino da parte di figure istituzionali che dovrebbero mantenere maggiore riservatezza».

I documenti presentati dalla difesa

Nell’istanza depositata alla Corte d’Appello è confluita una mole di documentazione: fotografie che mostrano i bambini mentre socializzano con coetanei, la disponibilità dei genitori ai richiami vaccinali, la visita di neuropsichiatria infantile, l’istruzione a domicilio con insegnante qualificata.

La difesa ha inoltre evidenziato i lavori effettuati nell’abitazione in pietra nel bosco di Palmoli, indicata in precedenza come non adeguata sotto il profilo igienico-sanitario, e l’atteggiamento collaborativo della coppia con le istituzioni.

Possibile nuovo ascolto dei bambini

Tra le ipotesi al vaglio dei giudici c’è anche quella di ascoltare nuovamente i tre bambini, con il supporto di personale esperto. Un passaggio delicato, che potrebbe incidere in modo decisivo sulla decisione finale.

Nel frattempo Nathan e Catherine restano in attesa, aggrappati alla speranza di poter tornare insieme ai figli. «Raccontiamo questo periodo come un brutto sogno», ripete Catherine. Un sogno dal quale la famiglia spera di svegliarsi prima di Natale.

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