In parallelo, si attenuerà verosimilmente la retorica polemica emersa nelle scorse settimane, a favore di una linea più centrata su documenti, perizie e richieste istruttorie mirate.
Gli effetti sul procedimento
La nomina di Cataliotti non modifica di per sé i tempi dell’indagine, ma può incidere sul metodo: accessi agli atti, eventuali integrazioni peritali, audizioni e memorie difensive saranno riconsiderate per massimizzare l’efficacia a breve. Sullo sfondo restano gli incroci con l’inchiesta bresciana sull’ex procuratore Mario Venditti e il cosiddetto “sistema Pavia”, che hanno riportato il caso sotto i riflettori.
In termini sostanziali, l’obiettivo resta quello di consolidare la posizione dell’indagato e, ove possibile, orientare il quadro verso esiti meno afflittivi. Molto dipenderà dai riscontri oggettivi attesi e dal perimetro probatorio che la Procura riterrà di mantenere o ampliare.