giovedì, Maggio 15

Garlasco, e se Stasi fosse innocente? Il risarcimento milionario che potrebbe ricevere

Non esiste un calcolo fisso, ma i precedenti aiutano a fare una stima. Nel 2022, lo Stato ha riconosciuto quasi 10 milioni di euro per 8 casi di errore giudiziario: una media di oltre un milione a testa. Per chi ha trascorso 10 anni in carcere ingiustamente, il risarcimento può oscillare tra 1 e 3 milioni di euro.

Oltre al tempo perso, si valutano fattori come: condizioni carcerarie, danni psicologici, reputazione rovinata, interruzione della vita privata e lavorativa, e spese sostenute per la difesa. In casi eccezionali, può essere prevista anche una rendita vitalizia.

Il precedente di Zuncheddu: 30 anni dietro le sbarre da innocente

Il caso simbolo è quello di Beniamino Zuncheddu, ex pastore sardo rimasto in carcere per oltre 30 anni da innocente. A lui è già stato riconosciuto un indennizzo simbolico di 30mila euro, ma il vero risarcimento sarà milionario e ancora in fase di definizione.

L’errore giudiziario, a differenza dell’ingiusta detenzione, può essere riconosciuto solo attraverso un processo di revisione, possibile solo in presenza di nuove prove decisive. Un procedimento lungo, raro e complesso.

Errore giudiziario o ingiusta detenzione: cosa cambia?

Attenzione però: l’errore giudiziario riguarda le condanne definitive revocate. Diverso è il caso dell’ingiusta detenzione, che riguarda chi viene arrestato o messo ai domiciliari e poi assolto. In quel caso il risarcimento ha un tetto massimo di 516.456,90 euro, come da legge.

Nel caso Stasi, si parlerebbe di uno dei più gravi errori giudiziari della storia recente italiana. Ma tutto dipenderà dall’esito delle nuove indagini e dalle eventuali prove in grado di ribaltare ciò che per anni è stato

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