Il governatore uscente, sostenuto dal campo largo, è dato tra il 55% e il 60%, mentre Tomasi si attesterebbe intorno al 40%. Bundu, candidata della sinistra radicale, supererebbe invece la soglia del 5%, un risultato superiore alle attese della vigilia.
Un segnale politico forte
Il dato dell’affluenza rappresenta un campanello d’allarme per tutte le forze politiche. In cinque anni, la partecipazione è scesa di quasi 15 punti, confermando il trend di disaffezione già registrato alle ultime europee. “Il vero vincitore, oggi, è l’astensionismo”, commentano fonti istituzionali a Sky TG24.
Molti analisti sottolineano come il voto in Toscana sia stato influenzato anche dal clima di stanchezza politica e dalla mancanza di polarizzazione tra i principali contendenti. La campagna elettorale, giudicata sobria e priva di grandi scontri, potrebbe aver contribuito alla bassa partecipazione.
Lo spoglio e i prossimi scenari
Lo spoglio è entrato nel vivo in tutte le 3.922 sezioni elettorali e proseguirà fino a tarda sera. Se uno dei tre candidati dovesse superare il 40%, sarà proclamato presidente senza ballottaggio. In caso contrario, si tornerà al voto il 26 ottobre per il secondo turno.
Le prime proiezioni ufficiali sui voti reali sono attese in serata, ma secondo le previsioni la Toscana si avvia a confermare la sua storica identità progressista.