Il compito di condurre queste analisi è stato affidato, nel corso di un’udienza di incidente probatorio, a un team di esperti nominati dalla Procura. L’obiettivo è garantire la massima accuratezza scientifica nel trattamento dei dati e nella ricostruzione degli eventi che hanno portato alla morte della donna.
La difesa contesta: richiesto un nuovo accertamento medico-legale
Nel frattempo, la difesa di Sebastiano Visintin non è rimasta a guardare. Gli avvocati dell’uomo hanno presentato un ricorso in Cassazione contro la decisione della giudice per le indagini preliminari di Trieste, Flavia Mangiante, la quale aveva rigettato la richiesta per una nuova perizia medico-legale sul corpo della donna.
Secondo la difesa, le consulenze eseguite fino a oggi presenterebbero incongruenze scientifiche tali da giustificare un ulteriore approfondimento. Gli avvocati chiedono pertanto l’intervento di un collegio di periti indipendenti, super partes, per ottenere una valutazione unitaria e obiettiva. Questa nuova perizia potrebbe, secondo la strategia difensiva, offrire elementi decisivi per scagionare Visintin dalle gravi accuse che lo vedono coinvolto.
Il caso Resinovich continua a scuotere l’opinione pubblica
La tragica vicenda di Liliana Resinovich ha avuto e continua ad avere una forte risonanza nell’opinione pubblica. Il clamore mediatico che circonda la morte della donna non si è mai affievolito, e la richiesta di verità e giustizia da parte dei cittadini, dei familiari e dei conoscenti di Liliana resta molto alta.
Il mistero legato alle circostanze della scomparsa e del ritrovamento del corpo – avvenuto in un’area boschiva vicino all’ex ospedale psichiatrico di San Giovanni – ha alimentato, nel tempo, ipotesi contrastanti: suicidio, omicidio premeditato, delitto d’impeto. Ad oggi, però, l’unica pista ufficialmente seguita dalla magistratura è quella dell’omicidio volontario, con il marito come principale indiziato.
Prospettive future: possibili svolte nei prossimi mesi
Le autorità giudiziarie hanno dichiarato che le indagini sono ancora in corso e che saranno necessarie altre settimane di lavoro per poter arrivare a una ricostruzione definitiva dei fatti. L’attività investigativa è intensa e si sta muovendo su più fronti: tecnologico, scientifico e psicologico.
Si attendono con particolare interesse gli esiti delle analisi previste per settembre e l’eventuale accoglimento del ricorso in Cassazione presentato dai legali di Visintin. In base a queste due importanti tappe, il procedimento giudiziario potrebbe prendere una direzione decisiva, verso il rinvio a giudizio oppure verso una riapertura degli scenari investigativi.